Carlo Auteri, deputato regionale e numero due di Fratelli d’Italia nell’Assemblea Regionale Siciliana, ha annunciato la sua autosospensione dal partito di Giorgia Meloni dopo l’inchiesta pubblicata dal giornale Domani. L’inchiesta, firmata dai giornalisti Stefano Iannaccone e Nello Trocchia, ha portato alla luce presunti finanziamenti pubblici erogati a due associazioni con legami familiari di Auteri: “Progetto Teatrando” e “Abc Produzioni”, entrambe con sede a Sortino, presso la residenza familiare del deputato. Tali fondi, pari a circa 125mila euro, sarebbero stati stanziati dall’Assemblea Regionale Siciliana durante il periodo della pandemia.

L’inchiesta di Domani riporta inoltre un audio registrato nella toilette del Parlamento siciliano, in cui Auteri si rivolge al deputato del Gruppo Misto, Ismaele La Vardera, con frasi minacciose. La Vardera, già noto per il suo impegno contro il malaffare, ha reso pubblica la registrazione e ha confermato di non avere intenzione di lasciar correre: “Sono scioccato, lui dovrebbe lasciare il Parlamento, non solo Fratelli d’Italia”, ha dichiarato.

Auteri, dal canto suo, ha respinto le accuse, affermando di essere vittima di una “gogna mediatica” e ha rivolto le sue scuse a La Vardera, giustificando la reazione come una risposta a presunte provocazioni: “Non ho mai minacciato nessuno nella mia vita”, ha dichiarato, spiegando di essersi sentito inseguito e provocato. Il deputato ha aggiunto che il confronto con Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione del partito, ha contribuito a maturare la sua decisione di autosospendersi, per “tutelare il buon nome della comunità e della politica” che rappresenta.

L’inchiesta di Domani ha avuto anche conseguenze legali: la Corte dei Conti ha aperto un’indagine sui fondi assegnati alle associazioni riconducibili alla famiglia di Auteri. Quest’ultimo ha sostenuto di non avere firmato emendamenti legati ai fondi e ha attribuito la questione a una manipolazione della vicenda, in cui “dettagli e tempistiche sono stati riportati in modo parziale”.

Nonostante l’annuncio dell’autosospensione, rimane aperta la questione della sua permanenza nel gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia all’Ars, sebbene il capogruppo Giorgio Assenza abbia dichiarato che “nel momento in cui ha detto di autosospendersi, è automaticamente fuori dal gruppo”.

La posizione di La Vardera resta inflessibile: “Questa è una situazione inaccettabile. Auteri non dovrebbe solo autosospendersi ma dimettersi del tutto per la gravità delle minacce fatte”. La vicenda ha acceso un dibattito sull’integrità e sulla trasparenza all’interno delle istituzioni regionali, un argomento che continuerà a far discutere.

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