Attendere l’autobus alla fermata di piazza Pirro Marconi, dinanzi la stazione ferroviaria centrale di Agrigento e credere di ritrovarsi nel terzo mondo. Nel cuore della città capitale italiana della cultura 2025 (dicono “invasa” da turisti visti solo da quelli della Fondazione e dai loro tirapiedi) chi “amministra” non è capace di tenere pulito un luogo di fondamentale importanza per l’immagine della città dei Templi. Non basta tenere pulite le zone “in” come i Templi, per poi abbandonare tutto il resto al degrado, alla bruttezza. In città le vergogne non si contano, dal centro storico alle periferie. Una vergognosa discarica però continua da mesi a fare capolino tra i gradini della scala che una volta, conduceva nei sottopassaggi.

Chiuso questo varco, perchè nella zona sta franando tutto senza che qualcuno intervenga, la sporcizia ha preso il sopravvento. Tutti coloro i quali sostano in questo luogo nevralgico della città rimangono disgustati da questo spettacolo indecoroso che nessuno è capace di eliminare. A cosa serve riempirsi la bocca con fantasmagorici momenti culturali e di spettacolo, per poi non essere capace di scopare e raccogliere quanto scopato? L’immagine a corredo di questo articolo vuole essere uno stimolo a chi “amministra” a guardare più verso quello che accade nella realtà di tutti i giorni. Gli agrigentini meritano di vivere in un luogo pulito, anche quelli che lo sporcano, venendo educati al rispetto per il bello. I visitatori che arriveranno meritano di vedere qualcosa di meglio, rispetto a quello che hanno visto quelli che sono venuti prima. Ci vuole molto? Il sindaco o chi per lui, invece di lamentare la presunta campagna mediatica contro di lui e la “sua” amministrazione, chiami le ditte profumatamente pagate a svolgere il servizio di raccolta dell’immondizia e intimi loro di curare meglio la pulizia della città. Ci vuole molto? Ad Agrigento forse sì, ci vuole molto anche nelle “piccole” cose.

