Con determina dirigenziale n. 2187, l’Amministrazione comunale ha disposto la chiusura temporanea estiva della biblioteca e delle sue sezioni collegate, per consentire la fruizione dei congedi al personale e in considerazione del calo di affluenza.

La Biblioteca Comunale “Franco La Rocca” di Agrigento e le sue sezioni collegate resteranno chiuse al pubblico dall’11 al 22 agosto 2025. A stabilirlo è la determina dirigenziale n. 2187, firmata dal Responsabile del Settore I – Servizio Cultura, Turismo e Sport, Avv. Antonio Insalaco.

Il provvedimento prende atto della necessità, come ogni anno nel periodo estivo, di consentire ai dipendenti comunali della struttura di usufruire del congedo ordinario e, al contempo, valorizzare il periodo di minor affluenza da parte degli utenti, secondo i dati storici registrati.


Chiusura regolamentata

Il provvedimento si basa su quanto previsto dall’art. 23 del Regolamento del Servizio Bibliotecario Comunale (approvato con D.C.C. n. 84/2003 e modificato con D.C.C. n. 7/2015), che prevede la possibilità di chiusura al pubblico nei periodi di minore accesso, purché adeguatamente comunicata.

Secondo le statistiche raccolte dal Comune, il periodo di minore affluenza coincide con i giorni immediatamente precedenti e successivi al Ferragosto, rendendo auspicabile una chiusura temporanea proprio tra l’11 e il 22 agosto.


Nessun impatto finanziario

Il provvedimento non comporterà alcun riflesso di natura finanziaria sull’Ente, come specificato nella determina, ed entrerà in vigore una volta acquisito il numero di protocollo generale e completata la pubblicazione all’Albo Pretorio comunale.

La comunicazione della chiusura sarà affidata agli uffici del Settore I, che provvederanno a informare l’utenza attraverso avvisi e comunicati stampa.


Un servizio da valorizzare

La Biblioteca “F. La Rocca” rappresenta un presidio culturale storico per la città di Agrigento, ma negli ultimi anni non sono mancate segnalazioni e critiche sulla sua fruibilità, orari e accessibilità.

La chiusura estiva, seppur giustificata da esigenze organizzative, riapre il dibattito sulla necessità di potenziare i servizi bibliotecari, soprattutto in una città che nel 2025 si fregia del titolo di Capitale Italiana della Cultura.

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