Che fine ha fatto il servizio di bike sharing “Akrabike”?

È questa la domanda che il Codacons continua a porre all’Amministrazione Comunale di Agrigento, senza però ottenere risposte. L’associazione per la tutela dei consumatori aveva avviato già a ottobre 2024 una richiesta formale di accesso agli atti per ottenere dati chiari e trasparenti sulla gestione del progetto, sui fondi impiegati e sulla destinazione delle biciclette.

A oggi, dopo due solleciti ufficiali inviati dal Codacons e perfino un’ulteriore richiesta inoltrata dal Segretario Generale del Comune agli uffici competenti, non è arrivata alcuna risposta. Una situazione che il Codacons definisce inaccettabile e contraria alla normativa sulla trasparenza amministrativa.


Un servizio scomparso senza spiegazioni

Nel dettaglio, l’istanza del Codacons chiedeva al Comune di fornire informazioni su:
I costi sostenuti per la manutenzione delle biciclette e delle stazioni;
Il numero effettivo di noleggi effettuati e gli introiti generati dal servizio;
Il costo complessivo di gestione del progetto;
Le motivazioni che hanno portato alla sospensione del servizio, mai ufficialmente comunicata ai cittadini;
Dove siano attualmente custodite le biciclette e chi sia responsabile della loro gestione.

Nonostante la chiarezza della richiesta, il Comune di Agrigento non ha mai risposto, violando il diritto dei cittadini a conoscere come sono stati gestiti fondi pubblici destinati a un servizio che oggi non esiste più.


Il Codacons pronto a ricorrere al TAR

Di fronte al silenzio dell’amministrazione Miccichè, il Codacons ha annunciato azioni legali:
🔴 Se entro 15 giorni non verranno forniti i documenti richiesti, verrà presentato un ricorso al TAR, con aggravio di spese a carico dell’Ente;
🔴 Verrà inoltrata una segnalazione agli organi di controllo competenti, per accertare eventuali responsabilità amministrative nella mancata trasparenza;
🔴 Inoltre, è stata avviata una verifica su tutti gli altri accessi agli atti richiesti dal Codacons e rimasti senza risposta, per evidenziare eventuali irregolarità sistematiche nella gestione della trasparenza comunale.

Non solo: il Segretario Generale del Comune, in qualità di Responsabile della Trasparenza, potrebbe essere ritenuto personalmente responsabile nel caso in cui la vicenda dovesse finire davanti alla Corte dei Conti, che in simili situazioni ha spesso disposto rivalutazioni economiche a carico dei funzionari responsabili.


Dove sono le biciclette dell’Akrabike?

Oltre alla totale mancanza di trasparenza sugli aspetti economici, il Codacons sottolinea un altro aspetto sconcertante: che fine hanno fatto le biciclette del servizio di bike sharing?

Il Comune di Agrigento non ha mai comunicato ufficialmente se siano ancora di proprietà comunale, se siano state rottamate, vendute o semplicemente abbandonate in un deposito. Un silenzio che solleva forti dubbi sulla correttezza amministrativa e gestionale dell’Ente.


Conclusioni: cittadini lasciati all’oscuro

Questa vicenda rappresenta un ulteriore segnale di opacità e mancata trasparenza da parte dell’Amministrazione Miccichè. Il bike sharing Akrabike è sparito, i fondi pubblici investiti restano un mistero, e chi dovrebbe garantire trasparenza e accesso agli atti ignora le richieste legittime.

Il Codacons non si fermerà, e questa denuncia non sarà l’ultima, se il Comune continuerà a nascondere informazioni che, per legge, dovrebbero essere pubbliche.

🔎 In allegato alla presente, gli atti ufficiali inviati dal Codacons e i solleciti rimasti senza risposta.


prima risposta per accesso agli atti bike sharing

risposta sollecito accesso agli atti bike sharing

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