La Procura di Agrigento ha aperto un’indagine sulle ultime due edizioni della Sagra del Mandorlo in Fiore e sulla gestione delle concessioni per il mercato settimanale in piazza Ugo La Malfa. L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Giovanni Di Leo, ha fatto passi avanti con il sequestro di documenti da parte dei Carabinieri presso il Palazzo dei Giganti, sede del Comune di Agrigento. Al centro dell’indagine ci sono contratti di affitto stipulati tra il Comune e i familiari di Alberto Re, l’imprenditore tragicamente scomparso lo scorso novembre, oltre a documenti relativi all’organizzazione degli eventi natalizi e del Mandorlo in Fiore per il biennio 2022-2023.
Un’indagine complessa, ma ancora senza nomi coinvolti
L’inchiesta è ancora in una fase iniziale, classificata come “a modello 44”, cioè senza indagati, ma il sequestro di ben dieci faldoni di documenti, effettuato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo guidati dal capitano Lorenzo Longo, suggerisce che ci potrebbero essere state delle irregolarità nella gestione di questi eventi. Tra i documenti acquisiti figurano i contratti relativi alla concessione dell’area di piazza Ugo La Malfa, utilizzata per il mercato settimanale, e le richieste di regolarizzazione presentate da Alberto Re per l’utilizzo di questo spazio.
Le edizioni della Sagra del Mandorlo nel mirino delle indagini
L’indagine non si ferma solo al mercato, ma si estende anche alle ultime due edizioni della Sagra del Mandorlo in Fiore, il principale evento turistico della città. I Carabinieri hanno acquisito documentazione relativa agli organizzatori e alle spese sostenute per la realizzazione dell’evento, con particolare attenzione al concerto di Capodanno 2023, che aveva come protagonista il cantante Achille Lauro, già al centro di polemiche per l’elevato costo dell’esibizione.
Le denunce del Codacons: una richiesta di trasparenza
Nel febbraio 2023, il Codacons, rappresentato dal Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali, Giuseppe Di Rosa, aveva richiesto formalmente l’accesso agli atti amministrativi riguardanti le spese pubbliche sostenute per l’organizzazione delle iniziative turistiche “Destinazione Agrigento – Natale 2022 – Capodanno 2023”. La richiesta includeva il rendiconto dettagliato di oltre 300 mila euro di fondi pubblici approvati tramite diverse delibere comunali. Tuttavia, la risposta dell’amministrazione era tardata ad arrivare, suscitando ulteriori perplessità sulla gestione delle risorse.
Il Codacons aveva già sollevato preoccupazioni riguardo all’uso inefficace di questi fondi, sostenendo che tali eventi non avessero generato alcun vero beneficio per la città, bensì uno sperpero di denaro pubblico.
Un’inchiesta per chiarire l’uso dei fondi pubblici
Il recente blitz dei Carabinieri conferma che le preoccupazioni espresse dal Codacons avevano una base solida. La Procura sta esaminando con attenzione come siano stati spesi i fondi pubblici per organizzare gli eventi, in particolare il Capodanno e la Sagra del Mandorlo in Fiore. L’acquisizione dei documenti potrebbe svelare eventuali discrepanze o abusi nella gestione dei fondi erogati dal Comune di Agrigento, dal Distretto Turistico Valle dei Templi e dalla Fondazione Teatro Pirandello.
La voce del Codacons: trasparenza necessaria
Giuseppe Di Rosa ha espresso nuovamente il suo pensiero riguardo alla gestione dei fondi pubblici: “È indispensabile che la gestione dei soldi dei cittadini sia condotta con trasparenza e nel rispetto delle norme. Continueremo a monitorare da vicino la situazione e faremo pressione affinché venga fatta luce su ogni irregolarità. I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono impiegate le risorse pubbliche, soprattutto quando si tratta di eventi così importanti per la città.”
Conclusioni
L’inchiesta attuale rappresenta un ulteriore passo verso la verifica dell’operato dell’amministrazione comunale e dell’impiego delle risorse destinate alla promozione turistica di Agrigento. Il sequestro dei documenti potrebbe rivelare dettagli importanti sulla gestione finanziaria degli eventi di grande risonanza cittadina. Agrigento attende ora chiarezza su come siano stati utilizzati i fondi pubblici, mentre l’attenzione della cittadinanza si focalizza sul bisogno di maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse collettive.
Questo articolo sottolinea l’importanza di garantire una gestione corretta dei fondi pubblici e il valore delle denunce come strumento di controllo per assicurare la trasparenza nell’amministrazione pubblica.