Come scritto nel precedente articolo la bomba ecologica ai piedi della scuola Pirandello è sempre lì da quasi due mesi. Qualcosa però si muove, anche se sottoforma di carte bollate. In particolare con una ordinanza che il sindaco empedoclino Calogero Martello ha emesso lo scorso 11 novembre, con la quale intima al proprietario della panineria ex ambulante, poi diventata fissa, di andare a pulire lui. L’ordinanza gli impone di provvedere “agli adempimenti attuativi e gestionali, finalizzati alla rimozione dei residui di combustione che permangono tuttora sul marciapiede di via IV Novembre e di procedere, entro 15 giorni dalla notifica del presente provvedimento, alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti su indicati, previa preventiva caratterizzazione degli stessi secondo le disposizioni stabilite dal D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, mediante ditte appositamente autorizzate e contestualmente procedere al ripristino dello stato dei luoghi; di procedere, successivamente alla rimozione dei rifiuti, e comunque sempre entro 15 giorni dalla notifica della presente ordinanza, ad effettuare le indagini analitiche sul suolo per accertare l’eventuale superamento delle Concentrazioni di Soglia di Contaminazione, in funzione della destinazione d’uso, significando che in tal caso dovranno essere avviate le procedure per la caratterizzazione dell’area di cui all’art. 242 del D. Lgs. 152/200; di comunicare, entro i termini sopra stabiliti, al Comune di Porto Empedocle, Comando della Locale Polizia Municipale e Ufficio Tecnico , l’avvenuta esecuzione di quanto ordinato, al fine di consentire l’effettuazione delle opportune verifiche da parte dei competenti organi di controllo, producendo, all’uopo, la necessaria documentazione circa gli interventi eseguiti”. Fin qui l’ordinanza, ma ad oggi su quel marciapiede non si muove foglia. Vedremo se nei prossimi dieci giorni qualche cosa cambierà. Quindi a pulire deve essere il “paninaro” che per anni ha lavorato su quel marciapiede e che nel giro di pochi minuti ha visto svanire la propria attività, con un danno economico notevole. Adesso, secondo il Comune, dovrà sobbarcarsi l’onere di bonificare e non saranno bruscolini.

