RACALMUTO – “Un intreccio di relazioni professionali e familiari che impone chiarezza e trasparenza”.
Con queste parole il consigliere comunale Salvatore Petrotto interviene, con una nota stampa, sui lavori di rifacimento del campetto di calcetto “Fra Diego La Matina” di Racalmuto, finanziati con 80 mila euro dall’Assessorato regionale guidato da Giusy Savarino e con ulteriori 25 mila euro prelevati dal bilancio comunale, per un totale di oltre 100 mila euro.

Petrotto segnala come l’appalto, aggiudicato con un ribasso dell’1%, sia stato affidato a una ditta il cui titolare è il cognato della consigliera comunale Zucchetto.
Il direttore dei lavori, invece, lavora nello studio professionale del consigliere comunale architetto Di Vita, situato nello stesso stabile – via Garibaldi n°266 – dove hanno sede anche la ditta appaltatrice e lo studio della consigliera Zucchetto.

“Parliamo – scrive Petrotto – di un caso quantomeno singolare: ditta esecutrice, direttore dei lavori e due consiglieri comunali di maggioranza che gravitano tutti attorno allo stesso numero civico. È legittimo chiedersi se si tratti di una coincidenza o di un conflitto d’interessi che andava evitato”.

A rendere la vicenda ancora più controversa, il fatto che il direttore dei lavori, subito dopo la nomina, abbia proposto all’Ufficio tecnico comunale una variante suppletiva di 25 mila euro, successivamente approvata e finanziata con fondi comunali.

“Una spesa aggiuntiva – sottolinea Petrotto – che grava sui cittadini e che si somma agli 80 mila euro già concessi dalla Regione. È giusto capire come e perché si sia arrivati a questo incremento, chi lo ha proposto e chi lo ha autorizzato”.

Le domande di Petrotto in Consiglio Comunale

Il consigliere annuncia che porterà ufficialmente il caso in Consiglio Comunale, per chiedere chiarimenti diretti ai colleghi Zucchetto e Di Vita.
Le domande che Petrotto intende formalizzare riguardano:

  • la scelta della ditta e del direttore dei lavori da parte dell’Ufficio tecnico;

  • i rapporti di parentela o collaborazione professionale tra i soggetti coinvolti;

  • la motivazione e la copertura finanziaria della variante da 25 mila euro;

  • la compatibilità dei ruoli rivestiti dai consiglieri comunali coinvolti.

“Non si tratta di accuse – chiarisce Petrotto – ma di una legittima richiesta di trasparenza verso i cittadini. Chi amministra la cosa pubblica deve essere al di sopra di ogni sospetto, specialmente quando in gioco ci sono fondi pubblici e possibili intrecci familiari o professionali”.

Una vicenda che pesa sulla credibilità dell’amministrazione

Il caso del campetto “Fra Diego La Matina” riaccende i riflettori sulla trasparenza amministrativa e sulla correttezza nelle procedure di affidamento, in un Comune che dovrebbe rappresentare un modello di buona gestione delle risorse pubbliche.
L’intervento di Petrotto punta a sollecitare un chiarimento immediato in aula e una verifica degli atti da parte degli organi competenti.

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La redazione di Report Sicilia resta a disposizione per eventuali repliche o chiarimenti da parte dei soggetti citati nell’articolo.

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