Agrigento, traffico in tilt per i semafori riattivati in piazza Stazione

AGRIGENTO – Una giornata da incubo per automobilisti e motociclisti quella vissuta oggi in piazza Marconi, nei pressi della stazione centrale di Agrigento. La causa? La riattivazione improvvisa e senza alcuna comunicazione ufficiale dei semafori.

La zona, già nota per essere tra le più trafficate della città, è andata completamente in tilt. Decine di veicoli incolonnati, clacson impazziti, automobilisti disorientati e il rischio concreto di incidenti tra chi rispettava i semafori e chi – ignaro della loro riattivazione – li ignorava completamente.

La situazione è apparsa fin da subito paradossale: in un incrocio dove da anni si discute su rotonde “fantasma” e semafori “intelligenti” mai realmente funzionanti, oggi si è assistito al ritorno improvviso di un sistema di segnalazione stradale che molti pensavano ormai dismesso.

Il paradosso più clamoroso? L’attuale sindaco di Agrigento, all’epoca degli articoli datati 2017 e successivi, era proprio l’assessore con delega alla viabilità e aveva fatto dei semafori di piazza Stazione una delle sue ossessioni politiche. Si parlava allora di “rotatoria sperimentale”, “nuova viabilità” e “semafori smart” (come riportato anche da Grandangolo Agrigento e AgrigentoNotizie), ma ad oggi l’unico risultato tangibile è stato il caos di stamattina.

Molti cittadini si chiedono: chi ha autorizzato la riattivazione? Perché non è stato comunicato nulla? E, soprattutto, c’è davvero una strategia viaria dietro queste decisioni o siamo ancora una volta vittime dell’improvvisazione?

Le immagini scattate oggi parlano chiaro: segnaletica contraddittoria, auto che si accavallano in prossimità dell’incrocio e un cartello di divieto di sosta accanto a un marciapiede invaso da mezzi in sosta.

In attesa di una risposta da parte dell’amministrazione comunale, molti agrigentini non possono fare a meno di notare l’ironia amara della situazione: chi un tempo progettava (male) è oggi chiamato a risolvere (peggio) il caos da lui stesso generato.

Per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, la cultura della mobilità resta ancora tutta da scrivere.

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