Tra alimentazione e  cultura qualche nesso certamente c’è. E Agrigento, Capitale italiana della Cultura non poteva essere trascurata per dimostrarlo anche nelle ore in cui la carenza di acqua devasta la comunità e le attività commerciali. Alcune addietro. fa è stata inaugurata nei locali della Camera di Commercio della città dei Templi, in via Atenea, la mostra “Cultura Panis”. “Un’esposizione dedicata ai pani tradizionali d’Italia, promossa da Fiesa Confesercenti nell’ambito delle iniziative per Agrigento 2025 Capitale italiana della cultura. L’apertura della mostra – si legge grazie ad Ansa – è stata preceduta dal convegno “La sana alimentazione in un mondo che cambia”, che ha visto la partecipazione di esperti del settore alimentare, nutrizionisti, rappresentanti delle associazioni di categoria e del mondo scolastico, ponendo l’accento sull’importanza di una corretta alimentazione in relazione alle sfide sociali e ambientali contemporanee”. Un convegno di valore, ma del quale poco si è venuto a conoscenza e che ha confermato l’autoreferenzialità di tutto quanto ruoti intorno a Capitale della Cultura 2025. Autopromozione per qualcuno, qualche associazione, qualche politicante e basta. Tutti contenti dunque, come da copione in una città che continua a essere usata, senza che nulla rimanga sul territorio, non assecondando in quest’ultimo caso quello che era lo spirito di Capitale della Cultura. Una città in cui manca l’acqua, costringendo bar e ristoranti a chiudere o rivolgersi agli autobottisti a metà maggio. Sarà comunque interessante andare ad ammirare la mostra “Cultura Panis”. Domani in collaborazione con la Curia e a cura di Confesercenti Sicilia, in piazza Pirandello, al termine della santa messa nella chiesa di San Domenico celebrata dall’arcivescovo monsignor Alessandro Damiano, verrà distribuito il “Pane della concordia per i pellegrini di speranza-Giubileo 2025”. 

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