Un evento che doveva rappresentare un momento culturale di spicco per Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, si è trasformato in un clamoroso flop. La presentazione del libro “Cordialissimi Nemici”, dedicato al rapporto tra Luigi Pirandello e Gabriele D’Annunzio, sembra non essersi svolta come previsto a causa della totale assenza di pubblico.

L’incontro, organizzato dalla Fondazione Agrigento 2025, doveva tenersi giovedì 28 novembre presso le Fabbriche Chiaramontane, con la partecipazione di personalità di rilievo, tra cui il Direttore Generale della Fondazione Roberto Albergoni e il Presidente Giacomo Minio, oltre all’autore del libro, Angelo Piero Cappello, e lo scrittore e giornalista Dante Marianacci. Tuttavia, fonti insistenti riportano che l’evento non si sia effettivamente svolto per la completa mancanza di pubblico.

Silenzio istituzionale e indignazione dell’autore

Nonostante i tentativi di contattare il Presidente della Fondazione per chiarimenti, non è stato possibile ottenere alcuna conferma ufficiale. La mancanza di foto e riferimenti sui canali social o sui siti ufficiali dell’evento alimenta ulteriormente i dubbi sull’effettivo svolgimento dell’iniziativa.

A peggiorare la situazione, sembra che l’autore Angelo Piero Cappello abbia reagito con grande delusione, esprimendo il proprio disappunto per il fallimento dell’evento. Secondo alcune indiscrezioni, l’autore non avrebbe nascosto la sua amarezza, arrivando a mostrare segni di irritazione per una situazione che mette in cattiva luce un momento di grande rilevanza culturale.

Capitale della Cultura, un’occasione sprecata?

La sala vuota, testimoniata da una foto in nostro possesso, diventa il simbolo di una gestione discutibile degli eventi legati ad Agrigento Capitale Italiana della Cultura. Questo episodio si aggiunge a una lunga lista di iniziative che non hanno trovato riscontro nel pubblico cittadino, sollevando dubbi sull’effettiva capacità dell’amministrazione e della Fondazione di coinvolgere la comunità.

Un altro flop?

Se confermato, questo sarebbe l’ennesimo fallimento di un progetto che dovrebbe rappresentare il rilancio culturale e turistico della città. A fronte di ingenti risorse investite, emerge un quadro di scarsa programmazione e incapacità di creare eventi che abbiano un reale impatto sul territorio.

Agrigento e i suoi cittadini meritano una gestione trasparente ed efficace delle iniziative culturali, affinché il titolo di Capitale della Cultura non si trasformi in un’occasione persa. Quanti flop dovremo ancora contare prima che si intervenga seriamente?

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