Sicurezza e igiene assenti nel carcere di Agrigento: scatta la denuncia dei sindacati

Situazione critica nella Casa Circondariale di Agrigento “Pasquale Di Lorenzo”. Le sigle sindacali Si.N.A.P.Pe, UIL PA Polizia Penitenziaria e USPP hanno effettuato una visita all’interno del penitenziario il 28 aprile 2025, in occasione della Giornata Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro. Quanto riscontrato ha spinto i rappresentanti a proclamare lo stato di agitazione del personale della Polizia Penitenziaria e a denunciare formalmente la situazione alle autorità competenti.

Condizioni igienico-sanitarie e strutturali “deplorevoli”

Secondo quanto riportato nel comunicato congiunto, il personale è costretto a lavorare in ambienti insicuri e insalubri. Tra le criticità più gravi rilevate:

  • Impianti elettrici e a gas deteriorati o non a norma

  • Estintori scaduti o assenti

  • Infiltrazioni d’acqua diffuse in tutta la struttura

  • Presenza di rifiuti sanitari pericolosi e infettivi stoccati in maniera inadeguata in aree di passaggio frequentate sia dal personale che dai detenuti

Il quadro complessivo descritto viola palesemente quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/08 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre a ledere il principio costituzionale della tutela della salute dei lavoratori sancito dall’articolo 32 della Costituzione.

Trattative sospese e responsabilità alla direzione

In segno di protesta, i sindacati hanno interrotto ogni trattativa con la direzione del carcere di Petrusa, indicandola come inadempiente in qualità di datore di lavoro. Contestualmente, è stato proclamato lo stato di agitazione del personale, non escludendo la possibilità di azioni più eclatanti nelle prossime settimane.

Incontro a Palermo con il Provveditorato Regionale

La situazione sarà formalmente portata all’attenzione del Provveditore Regionale Dott. Maurizio Veneziano e della Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia Dott.ssa Giusi Bartolozzi durante un incontro già fissato per il 5 maggio 2025. In quell’occasione, i sindacati chiederanno interventi urgenti e risolutivi per ristabilire condizioni di lavoro dignitose.

“Non abbandoneremo i lavoratori al proprio destino”

Nel comunicato unitario firmato da Calogero Speziale (UIL PA), Nicolò Lauricella (Si.N.A.P.Pe) e Giuseppe Terrazzino (USPP), si ribadisce la volontà di tutelare la dignità professionale degli agenti:

“Non abbandoneremo i lavoratori della Polizia Penitenziaria di Agrigento all’umile destino cui sono stati confinati.”

Report Sicilia continuerà a seguire da vicino l’evoluzione di questa denuncia, dando voce ai lavoratori e monitorando le risposte delle istituzioni coinvolte.