Tra le quasi inesistenti parole di apprezzamento pubbliche giunte ai media nelle scorse ore, dopo la “mini retata” di colletti bianchi e “grigi” delle scorse ore, messa a segno dalla Squadra Mobile e dalla Procura di Agrigento, figura quella della deputata nazionale del Movimento 5 Stelle Ida Carmina: “Un plauso alla magistratura: ad Agrigento emerge un quadro inquietante di corruzione sistemica”, dice la parlamentare nazionale, “esprimo il mio più sentito plauso alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Squadra Mobile per la brillante operazione condotta ieri sera, che ha fatto emergere un quadro inquietante di corruzione diffusa e consolidata nel sistema degli appalti pubblici. Dall’ordinanza si delinea una vera e propria nuova “Tangentopoli”, dove mazzette e spartizioni di denaro illecito venivano utilizzate in cambio di favori e assegnazioni pilotate». Trattasi ancora di indagini in corso con provvedimenti in attesa di vaglio del Gip, ma resta l’effetto detonante che tale “blitz” ha suscitato nell’opinione pubblica. «L’inchiesta – continua Carmina – ha svelato un intreccio pericoloso tra politica, burocrazia e imprenditoria che operava in spregio alle leggi, con l’obiettivo di truccare gare d’appalto e ottenere vantaggi personali a danno della collettività. È emerso un coinvolgimento diretto di politici di primo piano, in combutta con funzionari pubblici e imprenditori locali». Secondo Carmina: «La legalità è ancora un cammino in salita, ma ho fiducia che gli organi inquirenti continueranno a svolgere il proprio lavoro con rigore e determinazione. È fondamentale fermare tempestivamente questi fenomeni corruttivi che minano le fondamenta della nostra democrazia e penalizzano i cittadini onesti, che sono la vera maggioranza.»

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