Ah, domani si vota ad Agrigento. A recarsi alle urne non ci saranno i cittadini, ma i sindaci e consiglieri comunali chiamati a eleggere il nuovo presidente del Libero Consorzio dei Comuni e il nuovo consiglio di quella che un tempo neanche lontano era nota come “Provincia regionale”.  Le operazioni di voto si svolgeranno in Sicilia solo domani e per il Libero Consorzio comunale di Agrigento presso l’aula consiliare Luigi Giglia, Palazzo della Provincia. Le elezioni di secondo livello sono fissate per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani ed i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Hanno diritto di voto gli organi elettivi comunali in carica alla data delle elezioni degli enti di area vasta. Le operazioni elettorali si svolgeranno nell’intera giornata del 27 aprile, dalle 8 alle 22. I candidati alla presidenza ad Agrigento sono il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino, sostenuto da Fratelli d’Italia, Dc, Lega, Udc e Noi moderati e il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, appoggiato da Mpa, Forza Italia, Partito democratico e Movimento 5 stelle. Una tornata elettorale decisamente inedita per le modalità con le quali si svolgerà, ma che non ha mancato di solleticare le polemiche tra schieramenti opposti, facendo emergere anche alleanze elettorali fin a qualche settimana fa ritenute impossibili. La “riesumazione” di quella che un tempo era la Provincia potrebbe sortire un risultato a due facce: una negativa, ovvero la restaurazione di un carrozzone spesso inutile e dannoso per le finanze pubbliche; positivo, riproponendo una istituzione capace di sgravare enti locali come i Comuni da incombenze pesantissime, su tutte la manutenzione delle strade o la progettazione di importanti opere pubbliche, vedi l’aeroporto. 

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