Agrigento – Mattinata movimentata in pieno centro storico. A Porta di Ponte e in Piazza San Giuseppe, entrambe su via Atenea, oggi sono comparse improvvisamente due casette in legno, installate senza alcuna comunicazione preventiva, senza apparente collegamento con eventi ufficiali e soprattutto con un dettaglio inquietante: i tetti sembrano realizzati in materiale che ricorda da vicino l’eternit o prodotti simil-eternit.
Un’installazione lampo che ha colto di sorpresa residenti, commercianti e anche gli stessi amministratori.
Nessun evento in programma, nessuna comunicazione ufficiale
I due manufatti in legno non risultano in nessuno dei calendari ufficiali distribuiti dal Comune per gli eventi di novembre e dicembre 2025 legati ad Agrigento Capitale della Cultura.
Abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore Carmelo Cantone, titolare delle deleghe a:
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Polizia Locale
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Attività produttive
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Eventi
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Suolo pubblico
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Commercio su area pubblica
L’assessore non risulta essere a conoscenza di alcuna manifestazione collegata alla presenza di queste strutture.
Insomma: non c’è un titolo autorizzativo noto, non c’è un evento correlato, non c’è una comunicazione ufficiale.
Le casette sono semplicemente comparse.
Il problema più grave: il tetto. Materiale sospetto e potenzialmente vietato
Il vero allarme nasce osservando da vicino le coperture.
Le lastre ondulate appaiono:
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vecchie,
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rovinate,
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scheggiate,
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di un materiale fibroso molto simile all’eternit.
⚠️ Solo un’analisi tecnica può confermare la presenza di amianto, ma a livello visivo la somiglianza è evidente: colore, consistenza, stratificazione e modalità di frattura sono quelle tipiche di materiali cementizi contenenti amianto o loro derivati.
E questo basta a generare preoccupazione tra i residenti, che oggi pomeriggio si sono avvicinati per chiedere spiegazioni.
Molti di loro ricordano bene che:
“L’amianto è vietato da oltre 30 anni. Se quelle lastre sono ciò che sembrano, queste strutture non possono stare qui neppure un minuto.”
Il timore nasce non solo dalla presenza dell’eventuale materiale, ma anche dallo stato di deterioramento, che – se ci trovassimo effettivamente davanti a vecchio eternit – rappresenterebbe una condizione da attenzionare immediatamente.
Due strutture in piena via Atenea, collocate proprio nei punti più frequentati
Le casette sono state posizionate:
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una a Porta di Ponte, il cuore dell’ingresso del salotto cittadino,
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l’altra a Piazza San Giuseppe, a pochi metri da una chiesa storica e da abitazioni private.
Parliamo di aree:
✓ ad altissima frequentazione pedonale
✓ dove circolano famiglie e bambini
✓ soggette a vincoli culturali e paesaggistici
✓ costantemente monitorate dai residenti
L’installazione di un manufatto con copertura sospetta in questi punti risulta ancora più inspiegabile.
Un’altra pagina della confusione post “Capitale della Cultura”?
In un anno segnato da iniziative improvvisate, eventi fantasma, comunicazioni contraddittorie e un evidente disordine gestionale, anche questa vicenda sembra rientrare perfettamente nella disorganizzazione che ha accompagnato ogni passaggio dell’anno culturale agrigentino.
Se le casette fossero state autorizzate, ci si aspetterebbe:
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una delibera,
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una determina,
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un atto di concessione del suolo pubblico,
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un legittimo incarico a un soggetto privato o associazione.
Al momento non risulta nulla di tutto questo.
Le foto e i video raccolti da Report Sicilia
Di seguito una selezione delle foto scattate oggi, che documentano in maniera chiara:
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l’installazione delle due casette,
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i punti esatti della città,
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la natura sospetta della copertura,
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lo stato di deterioramento delle lastre.
Cosa dovrebbe accadere adesso
Vista la situazione, sarebbe necessario:
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Un intervento immediato della Polizia Locale per verificare titoli autorizzativi e occupazione suolo.
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Una verifica dell’Ufficio Ecologia e dell’ASP – Sezione Amianto per analisi del materiale.
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Eventuale sequestro preventivo delle strutture, se emergessero rischi sanitari.
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Trasparenza, finalmente, su chi installa cosa e con quali autorizzazioni nel cuore del centro storico.
Agrigento ha già abbastanza problemi: non può permettersi di aggiungere anche casette con tetti sospetti in piena via Atenea.








