Marco Arcuri, l’ingegnere agrigentino che riapre il caso Orlandi con l’AI
Il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta nel 1983, torna sotto i riflettori grazie all’ingegnere informatico agrigentino Marco Arcuri. Esperto in intelligenza artificiale e perito forense, Arcuri ha applicato tecnologie avanzate per analizzare nuovamente il caso, offrendo nuove prospettive su uno dei più enigmatici casi italiani.
L’analisi fonica che collega Accetti alle telefonate misteriose
Nel 2024, Arcuri ha condotto una perizia fonica su registrazioni delle telefonate ricevute dalla famiglia Orlandi dopo la scomparsa di Emanuela. Utilizzando strumenti di intelligenza artificiale, ha riscontrato un’86% di compatibilità tra la voce del chiamante, noto come “l’Americano”, e quella di Marco Accetti, un uomo che in passato aveva confessato il coinvolgimento nel rapimento.
L’intelligenza artificiale al servizio della verità
Arcuri ha impiegato l’intelligenza artificiale per analizzare una vasta gamma di dati, documenti e testimonianze relative al caso Orlandi. Questa analisi ha suggerito che la scomparsa di Emanuela potrebbe essere stata parte di un’operazione orchestrata da elementi interni al Vaticano e ai servizi segreti, con l’obiettivo di esercitare pressioni sullo IOR e su figure di rilievo come monsignor Marcinkus.
Un orgoglio per Agrigento
Marco Arcuri, originario di Agrigento, è riconosciuto a livello nazionale per la sua competenza in informatica forense e intelligenza artificiale. Ha ricoperto ruoli di consulente tecnico in procedimenti penali presso i tribunali di Palermo e Agrigento, dimostrando l’eccellenza siciliana nel campo delle tecnologie investigative.
L’intervento di Marco Arcuri nel caso Orlandi evidenzia come l’intelligenza artificiale possa offrire nuove chiavi di lettura in indagini complesse. Grazie al suo lavoro, si riaccende l’interesse su un caso che, dopo oltre quarant’anni, continua a suscitare domande e a cercare risposte.