Agrigento – Sembrava un “caso” chiuso, dopo le dichiarazioni del sindaco Franco Miccichè sulla sorte delle opere del maestro agrigentino Philippone, donate anni fa dalla famiglia al Comune con l’impegno che restassero fruibili al pubblico. Invece, la replica della figlia dell’artista, Stella Filippone, riapre la questione.
Il primo cittadino, nei giorni scorsi, aveva spiegato che le 22 tele erano state rimosse dal terzo piano dell’ex Collegio dei Padri Filippini – oggi sede del museo multimediale Metaphorà – durante i lavori di ristrutturazione, e che sono “catalogate, custodite e pronte a tornare fruibili in una sede idonea”. Miccichè aveva anche dichiarato di aver rassicurato personalmente la figlia dell’artista.
Ma dalle colonne de La Sicilia del 12 agosto 2025, Stella Filippone precisa:
“Ringrazio l’Amministrazione per avermi avvisato della rimozione dei quadri, anche se in ritardo, perché avrebbe dovuto farlo prima. Confido in una rapida soluzione, ma prima di tutto voglio vedere dove sarà questo nuovo spazio espositivo e avere rassicurazioni che sarà davvero aperto al pubblico”.
La figlia del maestro insiste sulla necessità di un sopralluogo ad Agrigento per visionare il luogo scelto e conoscere tempi certi per l’inaugurazione. “A parole il sindaco mi ha detto che inaugureremo insieme – aggiunge – ma nei comunicati ufficiali e nella lettera che mi ha inviato non c’è alcun riferimento alle tempistiche e alla garanzia di apertura al pubblico”.
La vicenda, dunque, resta aperta: la famiglia attende risposte concrete, mentre le opere del maestro Philippone continuano a rimanere lontane dagli occhi della cittadinanza, in attesa che il Comune mantenga l’impegno assunto al momento della donazione.
Fonte: quotidiano “La Sicilia”, edizione del 12 agosto 2025.

