Ceramiche su Pirandello: Savona si promuove, Agrigento paga
In una Provincia che vanta due eccellenze nazionali nella manifattura ceramica come Sciacca e Burgio, ci si sarebbe aspettati che il palcoscenico di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 servisse a valorizzare l’arte e la produzione locale. E invece no. A beneficiare della ribalta è stato il Comune di Savona, che ha ideato – con la collaborazione del sindaco di Agrigento – una singolare iniziativa artistica legata a Luigi Pirandello.
Il progetto ha visto la creazione di 38 formelle ceramiche in gres, ognuna ispirata a una novella dell’illustre scrittore agrigentino, prodotte da ceramisti liguri e già esposte a Savona nel 2024. Ora, grazie alla delibera n. 55 del 2 aprile 2025 GC_55_2025, queste opere verranno donate e installate in un luogo simbolico della città.
Ma il paradosso è che a rimetterci è Agrigento, che si sobbarca anche le spese di ospitalità della delegazione savonese per un massimo di 3.000 euro, prelevati dal fondo dell’imposta di soggiorno.
E i ceramisti di Sciacca e Burgio? Solo comparse
Il Comune motiva l’iniziativa come occasione di “gemellaggio culturale” tra due città accomunate dalla tradizione ceramica. Tuttavia, a destare più di un malumore è stata la presenza silenziosa e marginale dei sindaci di Burgio e Sciacca, relegati a ruoli di rappresentanza in una manifestazione che avrebbe dovuto essere territoriale e identitaria.
Mentre Savona promuove la propria produzione su Pirandello, le maestranze artigiane siciliane – da sempre fiore all’occhiello della ceramica mediterranea – vengono relegate a semplici spettatori.
Pirandello, la maiolica e la promozione altrui
Il progetto artistico savonese, patrocinato da enti culturali liguri come “Baia della Ceramica” e “Qui Arte”, ha dunque trovato sponda in Agrigento, città d’origine dello scrittore, ma non nei suoi artigiani. Il Comune ha accettato con entusiasmo la donazione, impegnandosi perfino a collocare le formelle in un’area simbolica della città, a futura memoria di un’iniziativa… altrui.
In un contesto di cronica assenza di servizi, degrado urbano e mancato sfruttamento delle vere eccellenze locali, questa vicenda solleva più di un interrogativo politico e culturale.
Cultura sì, ma a spese nostre (e senza ritorno)
Secondo quanto riportato nella delibera, il Comune considera l’evento utile alla “promozione turistica e culturale”. Ma ci si chiede: a vantaggio di chi?
Promuovere Savona in nome di Pirandello – a spese del bilancio agrigentino – appare come una scelta discutibile, se non addirittura miope. Anche perché la voce di spesa è coperta con i fondi dell’imposta di soggiorno, risorse che in teoria dovrebbero migliorare l’offerta turistica della città, non finanziare soggiorni e iniziative estranee al territorio.
Il cortocircuito politico della “Capitale della Cultura”
Ancora una volta, si conferma il rischio di una gestione propagandistica e dispersiva di Agrigento 2025, dove ogni iniziativa sembra più utile ad alimentare eventi e ospitate che a costruire un’identità culturale coerente e duratura.
E mentre Savona torna a casa con una vetrina internazionale, ad Agrigento restano le spese da coprire e il silenzio dei ceramisti siciliani, i veri assenti (ingiustificati) di una vicenda che parla tanto di cultura, ma poco di territorio.
🎨 BOX – I CERAMISTI DIMENTICATI: BURGIO E SCIACCA, ECCELLENZE SICILIANE
🔹 BURGIO
Piccolo centro dell’entroterra agrigentino, Burgio è riconosciuto a livello nazionale per la produzione di ceramiche artistiche e campane in bronzo. La tradizione ceramica risale al XIV secolo e si distingue per la lavorazione manuale dell’argilla locale e per le decorazioni policrome in stile arabo-normanno.
Tra i luoghi simbolo:
🖼️ Museo della Ceramica di Burgio, che raccoglie centinaia di opere e strumenti antichi.
🧑🎨 Botteghe storiche, dove ancora oggi si lavora il gres secondo antiche tecniche tramandate da generazioni.
🔹 SCIACCA
Famosa in tutto il mondo, Sciacca è un autentico laboratorio a cielo aperto di arte ceramica barocca e mediterranea. Le sue maioliche si caratterizzano per i colori brillanti, le figure antropomorfe, e le scene narrative di ispirazione religiosa o folklorica.
La città ospita:
🏛️ Scuole d’arte e ceramica, laboratori, festival e mostre che coinvolgono artisti locali e internazionali.
🔝 Marchio di qualità riconosciuto a livello europeo per la ceramica artistica.
🎯 Maestranze vive, cultura vera
A differenza di iniziative imposte dall’alto, la ceramica di Burgio e Sciacca è parte integrante dell’identità siciliana. Le loro opere raccontano la storia della nostra terra, tra fede, lavoro, bellezza e resistenza.
👉 E allora perché non sono protagonisti di Agrigento Capitale della Cultura 2025?
Una domanda che merita risposta. Magari proprio da chi amministra.