Un’altra ordinanza, un’altra gestione approssimativa da parte dell’amministrazione comunale di Agrigento.

ECCO L’ORDINANZA: Ordinanza+Sindacale+2025-15

La chiusura di via Acrone, disposta dal sindaco Francesco Miccichè con l’ordinanza sindacale n. 15 del 18 febbraio 2025, viene giustificata con la necessità di salvaguardare la pubblica incolumità a seguito di dissesti diffusi. Tuttavia, ancora una volta, ciò che dovrebbe essere un provvedimento a tutela dei cittadini si trasforma in un’azione incompleta, lacunosa e priva di programmazione.


Chiusura totale, ma senza alternative per i pedoni

L’ordinanza prevede la chiusura totale del tratto di via Acrone dall’imbocco di Piazza Marconi fino all’hotel Exclusive, ma non specifica chiaramente che il divieto vale anche per i pedoni. Eppure, è evidente che se la strada è inagibile, anche il transito pedonale deve essere vietato per motivi di sicurezza.

Ma c’è un problema ancora più grave: nessuna indicazione su un percorso alternativo per gli studenti e i cittadini che percorrono abitualmente la zona a piedi.

Agrigento ospita numerose scuole nelle vicinanze dell’area interessata dalla chiusura, e molti ragazzi raggiungono le aule a piedi ogni giorno. Ma nel testo dell’ordinanza, non viene fornita alcuna indicazione chiara su come dovrebbero muoversi in sicurezza.

Nel documento si legge solamente che il Comando di Polizia Locale dovrà valutare alternative viabili anche per la popolazione scolastica, ma senza alcun dettaglio operativo. Insomma, l’ennesima decisione presa per “mettere le carte a posto”, senza preoccuparsi delle conseguenze pratiche per i cittadini.


La città resta in attesa di un piano che doveva già essere pronto

Adesso, l’intera città dovrà attendere le decisioni del Comando di Polizia Locale per conoscere i percorsi alternativi per la viabilità, inclusa quella pedonale. Un’attesa che sarebbe stata del tutto evitabile se il Comune avesse pianificato tutto prima di emettere l’ordinanza.

Non si tratta di una situazione improvvisa: il dissesto della zona era noto da tempo, e l’amministrazione aveva avuto giorni, se non settimane, per studiare una soluzione chiara prima di chiudere la strada. Invece, si è scelto di procedere in modo superficiale, lasciando ancora una volta i cittadini nell’incertezza.

Nel frattempo, la gestione complessiva della città continua a peggiorare:
🔴 Strade chiuse senza pianificazione preventiva;
🔴 Scuole e studenti penalizzati da decisioni improvvisate;
🔴 Nessuna informazione chiara per i cittadini;
🔴 Nessuna trasparenza sulla reale gravità del dissesto.


Agrigento merita amministratori capaci, non burocrati che si “mettono le carte a posto”

Questa vicenda dimostra ancora una volta come l’amministrazione comunale sia più attenta a coprirsi le spalle dal punto di vista burocratico che a risolvere concretamente i problemi della città.

Chiudere una strada per motivi di sicurezza è sacrosanto, ma farlo senza prevedere soluzioni praticabili e alternative per i pedoni e gli studenti significa abbandonare i cittadini a se stessi.

Se l’intenzione era quella di garantire la pubblica incolumità, perché non è stato pianificato un percorso pedonale sicuro prima di emettere l’ordinanza? O ancora, perché il sindaco non ha chiarito pubblicamente e con trasparenza l’entità del dissesto e le soluzioni previste?

L’impressione è che l’amministrazione abbia agito per coprirsi legalmente, senza preoccuparsi realmente delle ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini.

Agrigento ha bisogno di risposte concrete, non di ordinanze che lasciano più dubbi che soluzioni.

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