Inquietante atto intimidatorio ai danni del deputato all’Assemblea Regionale Siciliana Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata noto per le sue posizioni ferme e decise nella lotta contro l’abusivismo edilizio. Alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati contro le vetrate dell’edificio che ospita la sua segreteria politica.

I dettagli dell’intimidazione

Secondo le prime ricostruzioni, l’attacco sarebbe avvenuto nella notte di Capodanno, ma la scoperta è stata fatta solo nella giornata odierna dagli addetti alla segreteria. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, con la Polizia e la Scientifica che hanno avviato i rilievi e le indagini del caso.

I colpi esplosi sarebbero almeno quattro, con uno che avrebbe infranto la porta d’ingresso della struttura. L’episodio si inserisce in un contesto inquietante, richiamando alla memoria le numerose intimidazioni subite in passato da Cambiano durante il suo mandato da sindaco, quando era impegnato nelle delicate operazioni di demolizione degli immobili abusivi.

Un clima di tensione e violenza

Angelo Cambiano, simbolo della lotta contro l’abusivismo edilizio in Sicilia, è stato più volte bersaglio di atti intimidatori e minacce. Questo nuovo episodio rappresenta un ulteriore capitolo in una lunga serie di azioni violente che mirano a colpire chi, come lui, si è schierato in prima linea per il rispetto della legalità.

L’ex sindaco di Licata ha pagato un prezzo altissimo per il suo impegno: dalle pressioni psicologiche alle ritorsioni personali, fino all’incendio della casa di famiglia e ora questo attacco diretto alla sua attività politica.

Indagini in corso

Le forze dell’ordine stanno vagliando tutte le ipotesi per risalire ai responsabili dell’attacco. L’area è stata transennata e sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sicurezza per cercare indizi utili all’identificazione degli attentatori.

Un appello alla solidarietà

L’episodio odierno non è solo un attacco a Cambiano, ma un colpo alla legalità e al senso di giustizia che la sua figura rappresenta. La politica e le istituzioni locali e nazionali sono chiamate a esprimere solidarietà al deputato regionale, condannando fermamente ogni forma di intimidazione e rinnovando l’impegno per la tutela di chi lotta contro le illegalità.

Questo atto gravissimo riporta in primo piano la necessità di garantire sicurezza e protezione a chi opera per il bene della comunità, affrontando interessi radicati e logiche di potere che da troppo tempo condizionano il territorio siciliano.

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