Agrigento – Il primo gennaio 2025 è stato segnato da uno straordinario evento concertistico al Teatro Pirandello, che ha aperto ufficialmente l’anno di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Un concerto eccezionale che ha visto la partecipazione della Orchestra Filarmonica Demetra, il Coro di voci bianche Diade e il Coro lirico Accademia Free Melody ETS, con performance sublimi dei solisti Salvo Todaro (baritono) e Madame Rosabelle Bianchi (soprano).
L’evento, organizzato con dedizione da Antonio Cusumano, Debora Randazzo ed Enzo Abate, ha regalato al pubblico un’esperienza memorabile. Il teatro gremito ha risposto con entusiasmo, dimostrando che la musica rimane uno strumento potente per unire e celebrare la cultura.
Un concerto memorabile, ma con assenze significative
Nonostante l’altissimo livello artistico dell’evento, ciò che ha destato scalpore è stata l’assenza dei principali rappresentanti istituzionali e degli addetti ai lavori. Non erano presenti:
- Il Sindaco di Agrigento
- Il Vice Sindaco
- Il Presidente del Consiglio Comunale
- Gli Assessori Comunali
- Il Presidente della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025
- Il Presidente della Fondazione Teatro Pirandello
Un’assenza collettiva che non è passata inosservata tra il pubblico in sala, che non ha mancato di commentare con disappunto questa concomitante latitanza. Proprio in una giornata simbolica, che segna l’avvio dell’anno culturale più importante per Agrigento, l’assenza di coloro che dovrebbero essere i promotori e i protagonisti della trasformazione culturale del territorio è apparsa in netto contrasto con l’atmosfera di entusiasmo che si respirava in teatro.
Il valore della cultura e il peso dell’indifferenza
Il concerto di Capodanno avrebbe dovuto rappresentare un momento di condivisione e partecipazione collettiva, un simbolo dell’impegno di Agrigento per il rilancio della cultura. Invece, l’assenza di figure istituzionali ha fatto emergere dubbi e perplessità sulla reale coesione e volontà di portare avanti un progetto che richiede impegno e presenza attiva.
Il commento del pubblico
I commenti dei presenti non si sono fatti attendere, con riflessioni amare che hanno sottolineato come queste assenze appaiano come un segnale di disinteresse o mancanza di priorità rispetto a un evento di tale rilevanza.
Agrigento Capitale della Cultura 2025 rappresenta una sfida e un’opportunità unica. In un contesto in cui la città è chiamata a dimostrare il proprio valore culturale e organizzativo, ogni occasione di partecipazione e rappresentanza diventa fondamentale.
Il Codacons, da sempre attento osservatore della gestione culturale e amministrativa, rinnova il proprio appello affinché gli eventi legati a questo importante riconoscimento siano gestiti con la massima attenzione e partecipazione, evitando ulteriori episodi che possano minare la fiducia della cittadinanza e del pubblico.
Un messaggio di speranza per il futuro
Nonostante le assenze istituzionali, il successo del concerto di Capodanno dimostra che Agrigento ha la capacità e il talento per essere all’altezza delle aspettative. Ma la cultura non può essere lasciata solo nelle mani degli artisti; richiede il supporto e l’impegno delle istituzioni. È tempo che tutti gli attori coinvolti lavorino insieme per trasformare questo anno in una vera rinascita per la città e il territorio.