Il 61° Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani, organizzato dal Centro Nazionale Studi Pirandelliani, si è concluso il 5 dicembre 2024 al Saracen Sands Hotel e al Teatro Politeama di Palermo. L’evento, tenutosi dal 2 al 5 dicembre, è stato un tributo al genio di Luigi Pirandello e ha rappresentato un’occasione di confronto culturale e intellettuale, arricchendo il panorama accademico e artistico.

Quattro giorni di approfondimenti

Quattro giorni intensi e frutto di un anno di lavoro hanno visto alternarsi sessioni tematiche, tavole rotonde e dibattiti incentrati sul tema di quest’anno: il centenario del Teatro d’Arte di Roma e il ruolo di Pirandello come “capocomico”. Studiosi, professori e studenti, giunti da ogni parte d’Italia, hanno partecipato attivamente, rendendo il convegno un’esperienza di crescita culturale collettiva.

Grazie al lavoro del Presidente, del Presidente Emerito, della Direttrice e dei soci del Centro Studi, l’organizzazione ha raggiunto altissimi livelli qualitativi. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al maestro Beppe Vessicchio per il suo prezioso contributo artistico, che ha arricchito ulteriormente l’evento.

Una proposta per il futuro

Una novità dell’ultima ora è stata la proposta del Presidente del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, di riportare la prossima edizione del convegno ad Agrigento, città natale di Luigi Pirandello. Questa possibilità, che potrebbe concretizzarsi per la 62ª edizione nel 2025, rappresenterebbe un ritorno alle origini e un’ulteriore occasione per celebrare il legame profondo tra Pirandello e la sua terra natale, specialmente nell’anno in cui Agrigento sarà Capitale Italiana della Cultura.

Un arrivederci al prossimo anno

Il 61° Convegno si chiude con gratitudine verso tutti i partecipanti e con la promessa di ritrovarsi il prossimo anno per proseguire il dialogo culturale intorno alla figura di Pirandello. Se confermata, la proposta di Agrigento come sede del 62° Convegno arricchirebbe l’edizione 2025 di un significato ancora più profondo, fondendo riflessione accademica e valorizzazione del territorio.

Concludiamo con un messaggio di speranza e determinazione: le sfide affrontate in questa edizione ci hanno reso più uniti e ci spronano a continuare il nostro impegno per mantenere viva l’eredità culturale di Luigi Pirandello.

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