AGRIGENTO – Dopo l’ultima seduta del Consiglio comunale, i consiglieri di Democrazia Cristiana, Zicari e Spataro, esprimono pubblicamente profonda insoddisfazione per l’atteggiamento dell’Amministrazione guidata dal sindaco Francesco Miccichè, accusata di non aver preso posizione politica su nessuno dei temi urgenti che travolgono la città.

“Il Sindaco – dichiarano i consiglieri – non ha preso le distanze da nulla, anzi ha affermato di essere ‘sempre aggiornato su tutto’, come se questo bastasse a giustificare l’immobilismo e l’assenza di risposte.”


Troppe domande senza risposte

Durante la seduta, Zicari e Spataro hanno sollevato i nodi più critici della crisi idrica e della gestione del servizio:

  • AICA è tecnicamente fallita: quali sono le alternative? Liquidazione o nuovo gestore?

  • Ambito unico per la gestione del servizio idrico o si tornerà a un modello provinciale o municipale?

  • Il dissalatore promesso servirà davvero o produrrà acqua a costi proibitivi e resterà inutilizzato?

  • Il nuovo depuratore: quando verrà inaugurato? L’acqua recuperata sarà destinata all’irrigazione o resterà un’utopia?

  • L’appalto della rete idrica è stato dichiarato in “accelerazione”. Ma se AICA è tecnicamente in default, come si può procedere spediti?


“Solo parole, nessuna certezza per i cittadini”

“Abbiamo fatto domande concrete – continuano i consiglieri DC – ma nessuna risposta degna di questo nome è arrivata. Il sindaco ha parlato molto, ma ha detto poco. La città è stremata, noi ci mettiamo la faccia ma l’amministrazione continua a trincerarsi dietro l’autoreferenzialità.”


Le scuse ai cittadini: “Meritano di più”

Zicari e Spataro concludono il loro intervento scusandosi con la cittadinanza:

“Noi consiglieri ci mettiamo sempre la buona volontà, ma l’amministrazione non è all’altezza del compito. Agrigento e i suoi cittadini meritano verità, trasparenza e risposte. Invece, ci troviamo di fronte a un muro di gomma, dove tutto è ‘a posto’ finché non crolla.”


🔍 Il contesto

Nel pieno della crisi idrica che coinvolge Agrigento, con AICA in gravi difficoltà economiche, appalti in bilico e soluzioni-tampone come il dissalatore ancora tutte da verificare, l’immobilismo politico appare il vero nemico della città. Mentre i cittadini aspettano acqua, verità e servizi, la politica si rifugia nel silenzio e nella propaganda.