Di Rosa: “Altro che mancanza di requisiti, la verità è che si vuole zittire chi denuncia il malaffare”
La misura è colma.
Dopo settimane di dichiarazioni fantasiose e offensive, dopo accuse al limite della diffamazione, è il momento di mettere in fila i documenti ufficiali per smontare, una volta per tutte, la narrazione della presidente di AICA Danila Nobile.
La Consulta delle Associazioni non solo fu istituita regolarmente, ma fu ratificata all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione con la delibera n. 33 del 4 maggio 2022
Verbale-C.d.A.-n.-8-del-04.05.2022-in-prosecuzione-della-seduta-del-15.04.2022
. E chi oggi sostiene il contrario, mente.
I verbali che inchiodano AICA
Il verbale della riunione del 6 giugno 2022
Verbale c6giugno2022_PRT-0034657-2022
certifica che l’istruttoria sulle associazioni era già stata fatta e completata dagli uffici, con tanto di richiesta di integrazioni documentali. In quella sede, fu ribadito chiaramente che la Consulta doveva essere un organo aperto, rappresentativo della società civile, non un club ristretto controllato da pochi.
Le contestazioni sui “requisiti mancanti” furono sollevate da tre sigle (Federconsumatori, Centro Consumatori Italia e Assoconsum), che abbandonarono i lavori perché contrari all’ammissione di tutte le associazioni. Ma la posizione di AICA fu chiara: non precludere la partecipazione a chiunque avesse presentato istanza ed avesse dimostrato di aver preso parte alla battaglia per l’acqua pubblica.
Altro che mancanza di ratifica, altro che requisiti evanescenti: il CdA deliberò, la Consulta nacque, e le associazioni si dotarono di un proprio regolamento e di organi interni.
Il tentativo di riscrivere la storia
Oggi, a distanza di tre anni, si tenta di riscrivere la storia, cancellando un organo scomodo che per mesi ha denunciato:
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rischi di danno erariale e bancarotta fraudolenta a carico dei sindaci soci;
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la mancanza di requisiti nei nuovi vertici di AICA;
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l’opacità nella gestione delle risorse pubbliche.
E per screditare le associazioni, si arriva perfino ad affermare che la Consulta non sarebbe mai stata formalmente istituita. Una bugia grossolana che i verbali ufficiali smentiscono punto per punto.
Attacchi strumentali contro Report Sicilia
“La presidente Nobile è arrivata perfino a prendersela con il nostro giornale, accusandoci di aver parlato di mafia e massoneria riferendoci a lei. È falso.
Noi abbiamo scritto – e lo ribadiamo – che ad Agrigento la politica opera come un sistema mafioso e massonico deviato, dove il bene comune è sacrificato agli interessi di pochi. Non abbiamo mai detto che Danila Nobile sia mafiosa o massone. Ma se la logica del potere è quella di chi esclude, epura e cancella chi non si allinea, allora il paragone resta calzante.”
Un filo rosso che unisce tutto
SUV acquistati coi fondi sociali, assunzioni clientelari, la vicenda della Villa del Sole, il PRG, l’acqua, i concorsi pubblici, il caso Narbone, il ricorso continuo al MEPA, e ora la Consulta AICA: episodi diversi, ma uniti da un unico filo rosso.
Quello di un Sistema Agrigento che si regge sulla logica dell’esclusione e del silenzio imposto.
La verità è nei documenti
I documenti parlano chiaro. La Consulta c’era, era stata istituita e ratificata. Le associazioni avevano i requisiti, accertati con istruttoria. Chi oggi afferma il contrario tenta solo di cancellare la memoria storica e di mettere il bavaglio a chi non si piega.
Per questo, torniamo a chiedere al Prefetto e alla Procura di Agrigento di fare chiarezza e di revocare immediatamente l’atto illegittimo di scioglimento.
Non ci fermeremo davanti a bugie e manipolazioni: la battaglia per l’acqua pubblica e contro il malaffare continua.
“Certo che sentirsi dire che non hai i requisiti mentre ci sono verbali a firma del presidente del CdA di AICA e dell’intero CdA, da chi realmente non ha i requisiti per l’incarico ricevuto – requisiti espressamente richiesti con un avviso pubblico – è davvero paradossale e può accadere solo ad Agrigento”, conclude Giuseppe Di Rosa.
Consulta AICA e Sistema Miccichè: il volto mafioso e massonico della politica agrigentina

