Era il gennaio del 2023 quando pubblicammo una nota stampa anticipando il fallimento dell’installazione dei contenitori per rifiuti in strada senza sorveglianza. Oggi, la nostra previsione si è tristemente realizzata: Agrigento è ridotta a una grande discarica, mentre l’amministrazione continua a sperperare denaro pubblico in bonifiche inefficaci a spese dei cittadini agrigentini.

Una città in declino

La situazione dei rifiuti ad Agrigento è drammatica. Il video diffuso oggi riassume chiaramente lo stato di degrado dei contenitori, ormai trasformati in discariche di quartiere. Già all’inizio del 2023, avevamo avvertito dell’inevitabile fallimento dell’installazione di 38 nuovi contenitori per abiti usati, accessori di abbigliamento e biancheria senza un’adeguata sorveglianza. Come previsto, questi contenitori sono diventati epicentri di sporcizia e degrado.

Le parole di Giuseppe Di Rosa

Il Responsabile Regionale Trasparenza Enti Locali Codacons, Giuseppe Di Rosa, aveva già allora sollevato preoccupazioni fondate:

“Mentre all’albo pretorio spuntavano le ‘delibere di variante’ sulla raccolta differenziata per milioni di euro, come fossero funghi, il Sindaco annunciava l’installazione di 38 nuovi contenitori per abiti usati disseminati per la città (che diventeranno delle discariche), accessori di abbigliamento e biancheria come una rivoluzione ed invece si fanno tre passi indietro da quanto stabilito nel contratto con le isole ecologiche di prossimità.”

Un fallimento amministrativo e politico

Di Rosa continua a denunciare come la gestione dei rifiuti sia stata utilizzata per fini politici, accontentando chi cerca lavoro in cambio di favori elettorali:

“Che il servizio dei rifiuti non funziona nella Città dei Templi e che viene utilizzato a piacimento della becera politica, ne sono la conferma le delibere di variante pubblicate negli ultimi mesi del 2022, nel 2023 ed in questo 2024, vogliamo parlare poi della proroga fuori legge con la lievitazione del costo di questa? (Lo faremo in Commissione Antimafia e Corruzione mercoledì prossimo). Varianti più volte chieste da noi nel rispetto e nel miglioramento del contratto e negate dall’amministrazione.”

Il malfunzionamento dei CCR fissi, previsti ma mai implementati correttamente, e la chiusura dei CCR aperti negli ultimi quattro anni sono stati sfruttati per creare economie di spesa. Le cosiddette varianti amministrative sono state usate come pretesto per nuove assunzioni e ulteriori spese, con servizi duplicati e mai soddisfacenti.

Una richiesta di trasparenza

Codacons ha chiesto con insistenza la pubblicazione delle unità di personale impiegate nel servizio di raccolta rifiuti, con dettagli su tempi e modalità del loro lavoro. I dubbi sull’effettiva esistenza del servizio non possono più essere ignorati:

“Dobbiamo uscire da questo complotto e chiediamo a gran voce per l’ennesima volta che vengano pubblicate le unità di personale in forza, quando svolge il servizio e dove viene svolto, perché abbiamo dubbi nel ritenere che il servizio esista solo sulla carta e non nella realtà.”

Conclusione

Agrigento merita una gestione trasparente e competente dei rifiuti, non una politica di favoritismi e sprechi. È fondamentale che la comunità agrigentina resti vigile e richieda maggiore responsabilità e chiarezza da parte della sua amministrazione. Con un appalto per la gestione dei rifiuti da 106 milioni di euro all’orizzonte, è urgente agire per evitare ulteriori sprechi e disservizi.

Video di Denuncia

Il video diffuso oggi mostra chiaramente come i contenitori per abiti usati siano stati trasformati in vere e proprie isole ecologiche di prossimità, accumulando rifiuti di ogni genere e diventando punti di degrado ambientale. È possibile visualizzare il video a questo link: Video di Denuncia.

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