Anche quest’anno il Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani si svolgerà presso il Centro Congressi del Saracen Sands Hotel di Isola delle Femmine, dal 2 al 5 dicembre, con una giornata conclusiva al Palacongressi di Agrigento. Meglio di niente viene da dire, visto il “trasloco” quasi permanente della manifestazione che storicamente si è sempre svolta nella città natale del drammaturgo, fino al 2019. Nemmeno l’anno da capitale italiana della cultura ha permesso ad Agrigento di fare tornare interamente a casa il grande appuntamento culturale. L’evento è un’occasione di primaria importanza non solo per il numero di giovani che giungono in Sicilia, ma soprattutto per la metodologia di cui si avvale, mediante gruppi di lavoro che si accostano all’Opera di Pirandello attraverso la ricerca, l’analisi dei testi e la produzione di cortometraggi, tesine, composizioni musicali, una prova di scrittura creativa, e un laboratorio teatrale. Il Centro nazionale studi pirandelliani ha reso noto il ritorno parziale della manifestazione sulla propria pagina Facebook, evidenziando come l’edizione di quest’anno sarà dedicata alla figura di Marta Abba, come prima attrice del teatro d’arte e i suoi successi nelle stagioni che andarono dal 1925 al 1928. Nel febbraio scorso dopo anni di incertezze e spostamenti, il Consiglio del Parco Archeologico della Valle dei Templi ha deliberato la definitiva istituzionalizzazione dell’evento, garantendone la continuità attraverso un contributo annuale. Questa decisione rappresentò una svolta significativa per la città, che da tempo attendeva il ritorno del convegno dedicato al suo più illustre cittadino, Luigi Pirandello. Negli anni scorsi, il futuro del Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani era stato più volte messo in discussione, con il rischio che Agrigento perdesse un evento di prestigio a vantaggio di altre città, come in effetti è accaduto. 

Un evento simbolo dell’eredità pirandelliana

E’ doveroso ricordare le tensioni e le polemiche che hanno caratterizzato il rapporto tra l’amministrazione comunale e gli organizzatori del convegno negli ultimi anni. In particolare, Nino Lauretta, figura di spicco nel panorama culturale agrigentino, ha più volte criticato l’operato del sindaco Franco Miccichè, accusandolo di non aver sostenuto adeguatamente l’evento e di aver disatteso le promesse fatte. Accuse rivolte anche de visu da Lauretta stesso, in un epico j’accuse uscendo dal municipio verso il primo cittadino. Nonostante l’impegno del Parco e l’anno da Capitale italiana della cultura, l’evento si terrà in massima parte a Isola delle Femmine (!), per concludersi almeno nella giornata finale nella città natale del protagonista. Non resta dunque che attendere il 5 dicembre per tornare a respirare l’aria del convegno internazionale nella sua casa d’origine, sperando che sia il prodromo del ritorno definitivo, magari dalla prossima edizione. 

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