Agrigento — Quando una strada comunale diventa una trappola l’«abbandono» non è più solo uno stato, è una ferita aperta per chi la percorre, per chi ci vive, per chi produce, per la natura circostante. Contrada Milione ne dà prova ogni giorno. Con l’estate, il degrado peggiora: chilometri di carreggiata invasi dal fango, erbacce, vegetazione spontanea. E soprattutto discariche abusive che crescono — fino al punto che qualche ignoto maledetto, forse per “pulire”, le dà fuoco. Così il calore, il fumo, l’inquinamento dell’aria tornano a minacciare tutto il territorio.


Lo stato della strada

  • La Strada Comunale che collega Agrigento alla zona di Raffadali passando per Contrada Milione è ormai praticamente impraticabile: il manto stradale si è ristretto, le cunette di scolo sono ostruite da pietre, terra, rami; in alcuni tratti persino alberi crescono ai bordi, riducendo la visibilità e aggravando il rischio, specie durante le piogge. 

  • Due grandi discariche abusive visibili lungo la strada contengono rifiuti domestici, materassi, mobili, rifiuti da lavori edili, elettrodomestici. 

  • Quando le discariche diventano troppo grandi o troppo visibili, interviene il piromane: vengono date alle fiamme, con conseguenti emissioni tossiche, e rischio che fumi pericolosi raggiungano case, terreni agricoli, acque superficiali. 


Gli effetti su salute, sicurezza e ambiente

  • Salute pubblica: inalazione di fumi tossici, dispersione di agenti patogeni da cumuli di rifiuti non controllati, possibile contaminazione del suolo e delle falde.

  • Sicurezza stradale: visibilità ridotta, carreggiate strette, fondo scivoloso o allegato di fango, difficoltà di passaggio per scuolabus, mezzi agricoli, veicoli di emergenza. 

  • Ambiente e agricoltura: rischio di contaminazione delle colture, impatto sulla biodiversità, suolo degradato, problemi di drenaggio dell’acqua piovana per le cunette ostruite.


Le responsabilità (dirette e indirette)

  • Il Comune competente (Agrigento) ha l’obbligo di manutenzione ordinaria, rimozione di rifiuti, vigilanza;

  • La Polizia Locale e le forze dell’ordine sono responsabili di accertare i trasgressori, compresi quelli che abbandonano rifiuti o appiccano incendi;

  • I cittadini hanno il diritto di vivere in un ambiente salubre e sicuro; ma anche il dovere civile di collaborare: non abbandonare rifiuti, segnalare, non favorire comportamenti illeciti;


Proposte concrete

Intervento urgente di pulizia e rimozione dei rifiuti
Immediata operazione comunale o provinciale per ripulire la strada e le discariche abusive, con raccolta differenziata di materiali ingombranti, elettrici, edili.

Bonifica e prevenzione
Rimuovere i rifiuti pericolosi, mettere in sicurezza le discariche, e monitorare costantemente la zona per evitare nuovi sversamenti.

Ripristino della viabilità
Disostruzione delle cunette, rifacimento del fondo stradale dove serve, taglio regolare della vegetazione ai margini della strada.

Sorveglianza e controllo
Installazione di telecamere o fototrappole nei punti critici, controlli più stringenti della Polizia Locale, sanzioni severe per chi abbandona rifiuti o profana con incendi.

Coinvolgimento della comunità
Sensibilizzare chi abita o lavora nei dintorni — agricoltori, conducenti, residenti — su rischi e doveri; incoraggiare segnalazioni civiche, magari attraverso app o numeri verdi.

Intervento delle autorità sanitarie e ambientali
Verifiche su eventuali contaminazioni del suolo e delle acque; analisi dell’aria nel periodo successivo agli incendi per valutare effetto fumi sulle case vicine.

Una chiamata alle istituzioni

Non si può più lasciare che nel 2025, su una strada strategica – che riduce tempi di percorrenza, allevia il carico sulla Statale – regni l’abbandono. Contrada Milione chiede rispetto, chiedono i suoi abitanti, chiede la natura. Serve un cambio di passo deciso: meno chiacchiere, più fatti. Ogni giorno di procrastinazione è un danno che si accumula — per la salute, per l’economia locale, per l’immagine del territorio.

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