È in corso un’importante operazione di controllo congiunto presso i locali della SAIS/TUA, situati in via Emporium ad Agrigento. L’azione, condotta dalla Polizia Locale con la squadra anti-abusivismo e i dipendenti dell’ASP di Agrigento, mira a verificare eventuali abusi edilizi e irregolarità già oggetto di numerose denunce. Tuttavia, a oggi, nessun atto di sequestro è stato predisposto né firmato dal dirigente competente, sollevando interrogativi sull’effettiva incisività di tali verifiche.

Un controllo che lascia dubbi

Nonostante i sopralluoghi in corso, l’assenza di un provvedimento di sequestro evidenzia una mancanza di interventi decisivi, alimentando dubbi sulla capacità delle istituzioni di affrontare situazioni che coinvolgono opere in aree vincolate e potenziali violazioni urbanistiche e paesaggistiche.

Il ruolo del Codacons

A seguito di numerosi esposti, il Codacons ha già denunciato pubblicamente le irregolarità nei locali della SAIS/TUA, che includono:

  • La realizzazione di opere edilizie, come pavimentazioni e serbatoi, presumibilmente prive delle necessarie autorizzazioni.
  • L’assenza di trasparenza amministrativa, con opere che sembrano sfuggire ai controlli istituzionali.
  • La mancanza di bandi pubblici per eventuali concessioni sull’area demaniale.

Per queste ragioni, il Codacons ha formalmente richiesto alla Regione Siciliana:

  • Il trasferimento del Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento e di tutti i funzionari che hanno gestito la pratica.
  • Una revisione delle procedure autorizzative per garantire trasparenza e rispetto delle normative.

Un quadro di illegalità diffusa

Come già evidenziato nell’articolo del 14 novembre, il Codacons ha denunciato un preoccupante sistema di opacità che sembra caratterizzare diverse operazioni edilizie e amministrative ad Agrigento, inclusa la gestione dei locali SAIS/TUA. Questa situazione è solo uno degli esempi di una più ampia crisi di legalità che coinvolge:

  • La distruzione della Villa del Sole per costruzioni abusive.
  • Il degrado del piazzale della stazione centrale, invaso da recinzioni mai autorizzate dalla Soprintendenza.
  • Il mancato rispetto dei vincoli paesaggistici in diverse aree sensibili.

Una città senza risposte

Nonostante le numerose segnalazioni e la crescente pressione pubblica, nessun provvedimento concreto è stato ancora adottato. Questa inerzia, secondo il Codacons, rischia di consolidare una cultura dell’illegalità e dell’impunità.

Un appello per il cambiamento

“Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione della necessità di un intervento radicale nelle istituzioni locali e regionali,” ha dichiarato Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons. “Non possiamo accettare che in un’area così strategica per Agrigento vengano tollerate irregolarità e abusi senza conseguenze.”

Il Codacons non si ferma

L’associazione ribadisce il suo impegno nel vigilare su ogni aspetto di questa vicenda, chiedendo un intervento immediato e concreto da parte delle autorità. “Agrigento merita trasparenza, legalità e rispetto per il suo territorio,” conclude Di Rosa.

Report Sicilia continuerà a seguire questa vicenda e informerà i lettori sugli sviluppi futuri.

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