Ci sono cose che ad Agrigento non possono non lasciare senza parole. Anche i più solerti “scendiletto” degli attuali amministratori e gestori del carrozzone che è diventato “Capitale della Cultura” rimarrebbero stupiti, dinanzi a questa ultima “trovata”. Ieri Report Sicilia ha scritto, come sempre prima di tutti, su uno dei chioschi di Porta di Ponte, destinati a diventare Infopoint per Agrigento Capitale della Cultura. La struttura è stata ovviamente trasformata in un cantiere per gli interventi di adeguamento e, come accade per ogni cantiere, con tardivo ritardo e solo dopo la nostra segnalazione, gli enti interessati hanno provveduto a sistemare la tabella obbligatoria. La tabella cioè nella quale si possono (e devono) leggere i nomi di coloro i quali sono i responsabili dei lavori, i costi e i tempi di ultimazione degli stessi. Ieri pomeriggio abbiamo letto sulla tabella che l’ultimazione dell’opera era prevista per il 4 settembre, quasi alla fine cioè dell’evento Capitale della Cultura. Nelle foto in basso, la tabella con la vecchia data e quella con la… nuova.
Incredibile nell’incredibile, chi ha letto il nostro articolo sarà caduto letteralmente dalla sedia, dando ordine immediato di “aggiustare” la situazione. Come? Con un bellissimo pennarello nero, col quale prima è stata coperta la data di consegna visibile fino a ieri e dopo, scrivendo sotto la data della “nuova” ultimazione dei lavori, ovvero il 30 aprile. I giorni però sono rimasti gli stessi, 182 che – la matematica non è un opinione – non corrispondono, visto che oggi il calendario segna 3 aprile. Roba da manicomio, soprattutto per chi assiste a questa continua manifestazione di pressappochismo che Agrigento non merita. Chissà se di questa incredibile vicenda all’Ispettorato del lavoro hanno avuto modo di prendere atto, per verificare la situazione. Non resta che attendere i “sicuri” sviluppi delle prossime mirabili avventure, di chi dovrebbe dedicarsi ad altro, possibilmente senza fare danni.