Si è svolta ieri 26 ottobre, presso lo Spazio Temenos di Agrigento, un’assemblea pubblica organizzata per affrontare la crisi idrica che colpisce la provincia, e che vede la popolazione tra le più penalizzate sul piano nazionale. Moderato dal giornalista Onofrio Dispenza, l’incontro è durato oltre tre ore, durante le quali associazioni e cittadini hanno dibattuto il complesso tema della gestione delle risorse idriche e la persistenza di disservizi legati a una crisi senza fine. L’evento, che si è basato sulle recenti manifestazioni pubbliche, ha visto interventi di figure istituzionali, parlamentari, rappresentanti di associazioni e cittadini.

Durante l’assemblea sono stati analizzati i ruoli chiave dei gestori del servizio idrico, tra cui AICA e l’Ente di Governo d’Ambito (ATI), insieme a Siciliacque. Il dibattito ha evidenziato le sfide che riguardano la gestione delle risorse, la distribuzione equa dell’acqua, le modalità di approvvigionamento e le responsabilità istituzionali. Tuttavia, ciò che ha suscitato la maggiore preoccupazione è stata l’assenza delle istituzioni invitate. Non hanno infatti partecipato né i vertici ATI e AICA, né gli assessori regionali agrigentini, né gran parte dei sindaci della provincia, nonostante il forte richiamo alla trasparenza e al confronto sollevato dalle associazioni e dai cittadini.

All’incontro hanno comunque partecipato attivamente le parlamentari nazionali Ida Carmina e Giovanna Iacono, il deputato all’ARS Angelo Cambiano e il sindaco di Santo Stefano di Quisquina, Francesco Cacciatore, dimostrando interesse e vicinanza alla questione.

Nonostante le assenze, le associazioni organizzatrici, tra cui Codacons Agrigento, Legambiente Circolo Rabat, MareAmico e molti altri comitati, hanno espresso soddisfazione per la qualità degli interventi e la forte coesione delle diverse realtà associative, impegnate nella difesa del diritto all’acqua.

Prossimi passi e iniziative future Il comitato organizzatore #vogliamolacqua e le altre associazioni hanno annunciato che, nelle prossime settimane, saranno comunicate ulteriori iniziative, mirate a tenere alta l’attenzione pubblica e a sollecitare le istituzioni a prendersi le proprie responsabilità. Saranno rivolte richieste specifiche alle autorità, a partire dai vertici di ATI e AICA, per garantire una gestione più efficiente e trasparente del servizio idrico integrato.

Le associazioni hanno sottolineato l’importanza di una corretta informazione verso la popolazione: “Le istituzioni non possono continuare a ignorare i cittadini; è urgente che ATI e AICA, e tutti i sindaci della provincia, rendano chiari i progetti, le tempistiche e le soluzioni che intendono attuare per affrontare la crisi idrica in corso.”

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