Emergenza Idrica ad Agrigento: Aumenti Tariffari e Finanziamenti Saltati tra Indifferenza e Distrazioni

Negli ultimi mesi, la questione della riduzione della dotazione idrica sembra essere passata in secondo piano, nonostante le gravi ripercussioni sui cittadini, molti dei quali si ritrovano letteralmente a secco. La complicità della stampa di governo, che preferisce focalizzarsi su eventi festivi, ha contribuito a distrarre le masse dai problemi reali e urgenti ed a non dare il giusto risalto alla manifestazione del 23 Marzo scorso che ha visto il responsabile del codacons enti locali regionale manifestare davanti il palazzo di città di agrigento, notizia quasi nascosta dalla stampa di potere che oggi grida allo scandalo per la mancanza di dotazione idrica, eppure DI ROSA aveva preannunciato il malessere nel servizio idrico intergrato.

Dal 1 gennaio 2023, le tariffe idriche hanno subito un aumento del 16,9%. Questo incremento, che molti potrebbero non aver notato, rappresenta un peso significativo per le famiglie agrigentine. In aggiunta, il finanziamento di 49 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica della città di Agrigento è saltato, lasciando irrisolti i problemi strutturali che affliggono il sistema idrico locale.

AICA (Azienda Idrica Comuni Agrigentini) era stata creata con l’obiettivo di migliorare il servizio idrico e ridurre le esose tariffe. Tuttavia, i risultati sono l’esatto contrario: il servizio è diventato più scadente e decisamente più costoso. Nonostante ciò, la politica, con i sindaci titolari del servizio idrico, sembra avallare questa situazione, favorendo assunzioni e promozioni all’interno di AICA.

L’indifferenza dei cittadini, distratti volutamente da feste e festini, e il silenzio di molte organizzazioni, associazioni e sindacati sono preoccupanti. CODACONS, tramite il suo Osservatorio Provinciale per il Servizio Idrico Integrato, è una delle poche voci critiche e attive, subendo quotidianamente attacchi per le sue denunce. CODACONS ha più volte invitato i cittadini agrigentini e gli utenti del servizio idrico ad aprire gli occhi sulle nuove tariffe, determinate dai vertici politici e gestionali di AICA e approvate dall’ATI (assemblea dei sindaci), Ente di Governo d’Ambito.

Oggi, la situazione è sotto gli occhi di tutti: gli aumenti delle bollette non sono stati del 6%, come inizialmente dichiarato dai presidenti di AICA e ATI, i sindaci Provvidenza e Gueli, ma del 8,4% per l’anno 2022 e del 16,9% per il 2023 rispetto alla tariffa del 2019, già elevatissima e contestata, elaborata da Girgenti Acque.

Ci chiediamo: i sindaci hanno mentito consapevolmente? I cittadini sono in grado di difendersi da quello che appare un grande inganno? L’ATI continuerà ad avallare ogni scelta politica e gestionale di AICA, comprese quelle che, oltre a non migliorare il servizio idrico, pesano direttamente sulle tasche dei cittadini? Come faranno fronte le famiglie meno abbienti agli aumenti tariffari del servizio più prezioso e indispensabile?

La solitudine e l’indifferenza di tanti cittadini, la distrazione della politica e il silenzio di molte associazioni che si erano distinte nella battaglia per l’acqua pubblica sono allarmanti. I consigli comunali dei 43 comuni sono consapevoli del loro ruolo nella gestione del servizio idrico integrato?

Nel pomeriggio di oggi, intorno alle 19:00, in Piazza Don Bosco, nel centro storico di Agrigento, alcuni cittadini stressati e stanchi della carenza idrica si sono riuniti spontaneamente per manifestare il loro dissenso. Successivamente, si sono recati in Piazza Pirandello, dove è intervenuto il Vice Sindaco Assessore al ramo Aurelio Trupia. L’incontro non è stato privo di momenti di tensione.

L’Osservatorio Agrigentino Diritti degli Utenti del Servizio Idrico Integrato fortemente voluto da DI ROSA del CODACONS continuerà a monitorare la situazione e a denunciare ogni irregolarità, sperando in una maggiore consapevolezza e mobilitazione da parte della cittadinanza e delle istituzioni.

 

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