Giuseppe DI ROSA RESPONSABILE REGIONALE DEL DIPARTIMENTO TRASPARENZA ENTI LOCALI DEL CONDACONS E CREATORE DELL’ OSSERVATORIO AGRIGENTINO DIRITTI DEGLI UTENTI DEL Servizio Idrico Integrato interviene con una proposta concreta alla soluzione immediata del problema approvvgionamento idrico

AGRIGENTO – Più di due mesi sono trascorsi da quando il sindaco Franco Miccichè ha minacciato di rinunciare al titolo di Città Italiana della Cultura 2025, ma cosa è stato fatto concretamente da allora? La comunità agrigentina, sempre più insoddisfatta, chiede risposte chiare e azioni immediate per migliorare le condizioni della città.

Una Soluzione Immediata per la Crisi Idrica

Nei mesi scorsi, abbiamo lanciato un grido d’allarme attraverso la Consulta degli Utenti, esprimendo gravi preoccupazioni sulla gestione del servizio pubblico essenziale, che è peggiorato rispetto alle precedenti gestioni, con gravi ricadute sull’utenza, sui comuni e sull’ambiente. Oggi, alcuni comuni della provincia versano in condizioni drammatiche per la grave carenza idrica, con turnazioni di distribuzione che superano la settimana. La situazione è causata non solo dalla vetustà delle reti idriche, ma anche dall’incapacità tecnica del gestore di ottimizzare le proprie fonti idriche, con un debito verso Siciliacque che ammonta a circa 20 milioni di euro, destinato a gravare ulteriormente sugli utenti.

Una Proposta Innovativa: La Nave Dissalatrice

Proponiamo una soluzione immediata: l’uso di una nave dissalatrice posizionata sul mare di San Leone e collegata alla condotta idrica della città. Questa soluzione potrebbe risolvere rapidamente uno dei problemi più critici per la comunità, garantendo l’approvvigionamento idrico in tempi brevi.

Richiesta di Trasparenza e Azioni Immediate

I cittadini si chiedono come vengono utilizzati i 7 milioni di euro assegnati dal governo ad Agrigento. Perché non sono state proposte soluzioni urgenti e concrete per risolvere problemi fondamentali come l’approvvigionamento idrico? I cittadini, che avevano sperato in una gestione pubblica del servizio idrico, si trovano oggi con un servizio peggiore e costi maggiori rispetto al passato.

Appello ai Sindaci e all’Amministrazione

Facciamo appello ai sindaci della provincia, che costituiscono l’ATI e che hanno i propri rappresentanti in AICA: illustri sindaci, se ci siete, battete un colpo! Informate i cittadini di quanto sta accadendo, delle reali motivazioni e degli interventi che state ponendo in essere per evitare gravi problematiche igienico-sanitarie.

Chiediamo Risposte Concrete

Il Consiglio di Amministrazione di AICA, insieme all’Assessore regionale competente in materia di risorse idriche, deve comunicare quali sono gli intendimenti del gestore, i tempi e le risorse con cui intende affrontare la problematica. Rivolgiamo ancora una volta il nostro appello a S.E. il Prefetto di Agrigento, affinché continui a riservare la massima attenzione alle dinamiche gestionali di AICA.

Conclusione

La comunità agrigentina attende con impazienza azioni concrete da parte del sindaco Miccichè e dell’amministrazione comunale. È fondamentale utilizzare al meglio i fondi assegnati e implementare soluzioni innovative, come la nave dissalatrice, per risolvere i problemi della città. Solo così Agrigento potrà sfruttare appieno il titolo di Città Italiana della Cultura e offrire un futuro migliore ai suoi cittadini.

OSSERVATORIO AGRIGENTINO DIRITTI DEGLI UTENTI DEL Servizio Idrico Integrato

 

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