RIBERA (AG) – 31 luglio 2025 – Buone notizie per il comparto agricolo del comprensorio di Ribera, da mesi in sofferenza a causa della persistente crisi idrica. La Cabina di regia per l’emergenza ha deliberato ufficialmente oggi la destinazione di ulteriori 300 mila metri cubi d’acqua per l’area, segnando un passo in avanti nella gestione dell’emergenza.

A darne comunicazione è l’on. Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars, che ha commentato:

“Il provvedimento, sebbene ci si aspettasse un quantitativo più consistente, rappresenta comunque un importante segnale di attenzione al territorio da parte delle autorità e costituisce un’ulteriore risposta alle legittime istanze dei nostri agricoltori, alle prese con la crisi idrica”.

💧 Ossigeno per l’agricoltura

La decisione arriva in un contesto di estrema difficoltà per l’economia agricola della zona, colpita duramente dagli effetti della siccità che sta interessando tutta la Sicilia. L’incremento nella dotazione idrica, pur limitato rispetto alle aspettative iniziali, è stato accolto come un sollievo parziale ma concreto, utile a garantire la sopravvivenza delle colture e a scongiurare ulteriori perdite.

“Le recenti iniziative – ha aggiunto Pace – rappresentano per il nostro sistema agricolo una boccata d’ossigeno, soprattutto in un momento in cui la disponibilità d’acqua può fare la differenza tra continuità produttiva e fallimento”.

🙏 I ringraziamenti

Il deputato DC ha voluto esprimere gratitudine alle istituzioni coinvolte nel processo decisionale, sottolineando il lavoro sinergico portato avanti tra enti regionali e strutture tecniche:

“Un ringraziamento doveroso al Presidente della Regione Renato Schifani, all’Assessore all’Agricoltura Sandro Barbagallo per la sensibilità dimostrata, al dott. Salvo Cocina, Dirigente generale della Protezione Civile regionale, al Commissario all’emergenza idrica Antonio Bellomo, e al dott. Santoro dell’Autorità di Bacino, per l’importante attività di coordinamento legata alle decisioni della Cabina di regia”.

L’intervento straordinario conferma l’urgenza di affrontare in modo strutturale la questione idrica in Sicilia occidentale, puntando non solo su misure tampone, ma su una riforma sistemica della gestione delle acque, che consenta alle imprese agricole di programmare e produrre senza dover ogni anno attendere decisioni emergenziali.

La partita dell’acqua, in Sicilia, resta tutta aperta.