Agrigento, parte del polo universitario crolla in via Atenea: 9 indagati. L’inchiesta riguarda i lavori sull’ex ospedale, oggi sede dell’Università. Si indaga su violazioni della sicurezza nei cantieri.

Agrigento – Il crollo parziale di una porzione dell’edificio in via Atenea, sede del polo universitario ricavato dall’ex ospedale, si trasforma in un caso giudiziario: sono nove le persone indagate dalla Procura di Agrigento. A rivelarlo è il quotidiano La Sicilia, secondo cui gli avvisi di garanzia sono in corso di notifica a figure che, a vario titolo, hanno partecipato alla recente ristrutturazione dell’immobile.

I fatti risalgono al 6 maggio scorso, quando un boato improvviso ha scosso il “salotto buono” della città. Una parte dell’edificio, che ospita alcune funzioni del polo universitario, ha ceduto improvvisamente nel tardo pomeriggio, fortunatamente senza provocare vittime o feriti. A scongiurare conseguenze ben più gravi è stata, con ogni probabilità, un’allerta meteo arancione che aveva ridotto il transito pedonale nella centralissima via Atenea.

L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Annalisa Failla e condotta dai carabinieri della compagnia di Agrigento. Al centro delle indagini vi sono le procedure di sicurezza adottate nei cantieri, in particolare per quanto riguarda gli scavi effettuati sotto l’edificio. Il sospetto è che la causa del cedimento possa risalire a carenze strutturali o a violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

I nove indagati – tra tecnici, progettisti, direttori dei lavori e imprese – dovranno rispondere di eventuali responsabilità penali nel quadro di un’opera finanziata con fondi pubblici e destinata a un’utenza universitaria. Un dettaglio che rende la vicenda ancora più grave agli occhi dell’opinione pubblica.

«È impensabile che un edificio ristrutturato da poco e adibito a sede universitaria subisca un simile collasso. Se ci sono responsabilità, devono emergere in fretta», affermano alcuni residenti della zona.

Il caso riapre un tema ricorrente ad Agrigento: la fragilità degli edifici pubblici e la gestione spesso opaca degli appalti legati alla ristrutturazione del patrimonio edilizio storico.

Report Sicilia continuerà a seguire gli sviluppi dell’inchiesta, con particolare attenzione agli esiti delle perizie tecniche e agli eventuali risvolti giudiziari. Intanto, la città si interroga: quante altre strutture “recuperate” nascondono insidie simili?

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