Il Gip di Agrigento ha disposto l’incidente probatorio per accertare le cause del crollo del muro perimetrale nel cantiere della nuova sede universitaria in via Atenea. Nove gli indagati, tra cui il rettore dell’Università di Palermo. Intanto resta l’allarme ambientale segnalato da Report Sicilia.
Agrigento – Il GIP del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto l’incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta sul crollo avvenuto nel cantiere per la nuova sede universitaria di via Atenea.
Il provvedimento, su richiesta del procuratore Giovanni Di Leo e del sostituto procuratore Annalisa Failla, è stato emesso per consentire l’acquisizione di accertamenti irripetibili. Il prossimo 23 luglio 2025 sarà conferito, con giuramento, l’incarico al prof. ingegnere Vincenzo Ragusa, perito chiamato a:
Accertare le cause del crollo del muro di cinta;
Verificare l’eventuale negligenza, imprudenza o imperizia nella progettazione, esecuzione o direzione dei lavori;
Redigere un progetto di messa in sicurezza urgente per evitare nuovi cedimenti.
Nove indagati, tra cui il rettore Midiri
Nel fascicolo aperto dalla Procura compaiono nove indagati. Tra loro anche Massimo Midiri, 63 anni, rettore dell’Università di Palermo. Gli altri indagati, tutti coinvolti a vario titolo nella progettazione o nell’esecuzione dell’intervento edilizio, sono:
Rosario Lo Piccolo, 56 anni, Palermo
Michele Carrubba, 55 anni, Erice (TP)
Edoardo Solito, 33 anni, Putignano (BA)
Andrea Milano, 61 anni, Porto Empedocle
Giovanni Pisano, 47 anni, Palermo (residente ad Agrigento)
Pietro Agnello, 67 anni, Agrigento
Sergio Cusin, 84 anni, Candelo (BI)
Martino Solito, 66 anni, Martina Franca (BA)
Le ipotesi di reato sono crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, e delitti colposi di danno in concorso. Si tratta al momento di un atto dovuto per consentire l’esercizio del diritto alla difesa e la partecipazione agli esami irripetibili.
Le persone offese e l’indagine sul campo
Cinque le persone offese individuate: proprietari di strutture ricettive e abitazioni costretti a evacuare in seguito al crollo. Si tratta di:
Giovanni Svettini
Alessandro Maltana
Vanessa Di Rosa
Adriana e Teresa Gallo Ingrao
Tutti residenti o titolari di attività nei pressi del Vicolo Ospedale dei Cavalieri di Malta e Salita Madonna degli Angeli, zona ad altissima vocazione turistica.
L’indagine è coordinata dalla PM Annalisa Failla ed è stata condotta sul campo dai Carabinieri di Agrigento, con focus sulle normative di sicurezza nei lavori edili, in particolare sugli scavi realizzati alla base dell’edificio.
Il crollo, accompagnato da un forte boato, si è verificato all’inizio di maggio nel tardo pomeriggio. Solo una fortuita allerta meteo arancione, che aveva scoraggiato presenze e traffico pedonale, ha evitato una potenziale tragedia.
Fonte: Grandangolo Agrigento
L’allarme ambientale lanciato da Report Sicilia
Intanto, come già documentato in esclusiva da Report Sicilia, tra le macerie del crollo fuoriescono liquami fognari, mai bonificati, che rappresentano una minaccia ambientale e sanitaria nel cuore del centro storico. Un fatto su cui le autorità continuano a tacere, nonostante le evidenze fotografiche e le segnalazioni di cittadini e operatori turistici.
👉 Leggi l’inchiesta completa:
Liquami a cielo aperto tra le macerie: ora è emergenza ambientale
Report Sicilia seguirà passo dopo passo gli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria e le eventuali responsabilità politiche e amministrative legate a uno dei cantieri simbolo della Capitale Italiana della Cultura 2025.