Cuffaro attacca AICA: “Basta improvvisazione, serve il commissariamento. I cittadini non meritano questo disastro”

RAFFADALI“È giunto il momento di dire basta all’incompetenza e all’improvvisazione che da troppo tempo contraddistinguono la gestione del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento”. A parlare con toni durissimi è Silvio Cuffaro, sindaco di Raffadali, che in una nota ufficiale rompe il silenzio e spara a zero contro l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini (A.I.C.A.) e la sua classe dirigente.

La posizione di Cuffaro arriva dopo settimane di tensione crescente, alimentata anche da articoli come quello pubblicato da Report Sicilia dal titolo emblematico: “AICA, i sindaci tacciono. Ma sono loro i padroni dell’acqua”. Una denuncia chiara, senza sconti, che ha chiamato i primi cittadini alle loro responsabilità dirette.

“L’acqua – denuncia Cuffaro – è diventata il simbolo di disservizi cronici, inefficienze gestionali e totale disattenzione verso i cittadini. AICA non garantisce più un servizio dignitoso: interruzioni frequenti, guasti non risolti per mesi, tariffe elevate e una strategia inesistente.”

Il sindaco di Raffadali non usa mezzi termini: “A.I.C.A. è un modello fallimentare, gestito in modo opaco e scollegato dalle esigenze del territorio”. Parla di assenza totale di un piano industriale, zero investimenti in manutenzione, tariffe sproporzionate e una gestione finanziaria allo sbando.

Nel mirino non solo la struttura tecnica, ma anche chi continua a difendere l’indifendibile, facendo finta di nulla:

“Chi difende questo disastro o resta in silenzio è complice. Io non voglio esserlo.”

Parole che pesano come macigni in un momento in cui i cittadini, stremati da mesi senz’acqua e bollette salatissime, chiedono verità e soluzioni. Cuffaro chiama in causa direttamente la Regione Siciliana, suggerendo un intervento drastico:

“Se tutto questo dovesse continuare, è il caso che la Regione proceda con la sostituzione della governance attuale e l’imposizione di una gestione commissariale.”

L’uscita del sindaco di Raffadali rompe l’unanimità del silenzio che ha spesso coperto le falle dell’AICA e rilancia il dibattito su una gestione che, nata per riportare l’acqua in mano pubblica dopo il disastro di Girgenti Acque, rischia oggi di affondare nello stesso pantano.

Report Sicilia, tra i primi ad accendere i riflettori su questa vicenda, continuerà a vigilare e a documentare ogni presa di posizione, ogni omissione e ogni responsabilità. Perché l’acqua è un diritto. E non può essere gestita con superficialità, arroganza o silenzi compiacenti.

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