Grazie ai telegiornali si vedono le devastazioni della guerra, per esempio quella che sta devastando Kiev e altre città ucraine. Ad Agrigento per fortuna non si combatte una guerra a colpi di bombe, ma una “piccola” guerra è in corso da anni. Quella contro l’abbandono, il degrado, la pessima gestione della cosa pubblica. Una guerra nella quale i cittadini perdono sempre. Un ennesimo caso arriva dalla via Alessio Di Giovanni, nel popoloso quartiere di Fontanelle. Qui, da quasi due mesi si è aperta una piccola voragine, lungo la strada. Un tratto rettilineo che ha visto sorgere la consueta “lapazza” per circoscrivere l’area dove si è aperto questo incredibile squarcio sul manto stradale. Una buca profonda, attraverso la quale si possono vedere addirittura tubi che scorrono sotto il manto bituminoso. Prima della formazione del foro la strada aveva preso a cedere, per poi collassare definitivamente un mese e mezzo fa, fino alla creazione di questa buca.
Come dopo un bombardamento
Il guaio è che attorno a questo foro la strada continua a cedere, ma nessuno interviene. Aica, Comune, Protezione civile, tutti assenti, tutti impegnati a fare altro, nel consueto stucchevole passaggio delle competenze. Per arrivare alla formazione della buca ce n’è voluto, a conferma della dabbenaggine di chi gestisce i servizi essenziali ad Agrigento. Nel frattempo la gente guarda, passa a piedi cercando di non farsi male, i veicoli deviano il transito per non finire nella lapazza e poi nella buca. “Si aspetta il morto”, dicono i residenti di questa zona di Agrigento, una delle tante zone dove la gente assiste attonita al c0nsumarsi del disastro.