Avviato lo studio di fattibilità per la diga sul fiume Sosio-Verdura: infrastruttura strategica per il territorio
È ufficialmente partito l’iter per lo studio di fattibilità della diga sul fiume Sosio-Verdura, un’opera idrica strategica per il futuro della Sicilia e in particolare per le province meridionali colpite dalla cronica crisi idrica. A darne notizia è l’on. Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia Cristiana all’Assemblea Regionale Siciliana, che ha seguito da vicino tutto l’iter normativo.
Lo studio di fattibilità, finanziato con 500 mila euro grazie a una norma inserita nella Legge di Stabilità 2025-2027, è stato promosso con l’obiettivo di contrastare gli effetti della siccità sul territorio e di garantire una risorsa idrica costante sia per l’agricoltura che per gli usi civili.
“Muove i primi passi l’iter legato alla diga, a quattro mesi dall’approvazione della norma che ne finanzia lo studio di fattibilità” – dichiara l’on. Carmelo Pace – “Un risultato ottenuto grazie al lavoro della commissione parlamentare competente e all’impegno del Parlamento regionale”.
Il progetto, oggi in fase preliminare, ha ricevuto una spinta concreta con la recente firma del decreto da parte del dirigente generale dell’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, che ha ufficialmente dato avvio alle valutazioni idrologiche e idrauliche necessarie.
Un’infrastruttura per fermare lo spreco d’acqua
Ogni anno milioni di metri cubi d’acqua del fiume Sosio-Verdura si disperdono in mare, a causa della totale assenza di invasi o infrastrutture che possano raccoglierla e metterla a disposizione degli agricoltori e delle comunità locali.
“La diga rappresenta un invaso di vitale importanza per il territorio, per gli agricoltori e per un’intera comunità” – afferma Pace – “Occorre porre fine allo spreco di risorse che da decenni si consuma sotto i nostri occhi”.
Una risposta concreta alla crisi idrica
La realizzazione della diga rappresenta un’opportunità concreta per rispondere in modo strutturale e definitivo alla crescente emergenza legata ai cambiamenti climatici e alla riduzione delle risorse idriche.
“Lo studio di fattibilità è il primo passo per realizzare un’opera indispensabile, capace di garantire acqua durante tutto l’anno e di sostenere l’intero comparto agricolo – conclude l’on. Pace – Ci avviamo verso un’altra estate e il nostro comprensorio è ancora privo di strutture adeguate per affrontare emergenze e bisogni ordinari: non possiamo più permetterci di restare indietro”.
Il territorio guarda dunque con grande attenzione allo sviluppo del progetto, considerato strategico per il futuro dell’agricoltura e della sicurezza idrica della Sicilia.