Come predicare bene e razzolare male, malissimo. Il sindaco di Agrigento ha appena diramato l’avviso di allerta gialla, su indicazione della protezione civile regionale PER IL RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO E IDRAULICO con rovesci o temporali e CONDI-METEO AVVERSE con validità dalle ore 00:00 fino alle mezzanotte di domani. Per questo invita la cittadinanza alla prudenza, non spostarsi o comunque limitare gli spostamenti, non sostare su passerelle o ponti o nei pressi degli argini dei torrenti e dei corpi idrici in genere, evitare di occupare la carreggiata di strade che devono essere lasciate libere per il passaggio di eventuali soccorritori, allontanarsi dai locali seminterrati ove è noto il rischio di allagamento, non sostare sui ponti o lungo gli argini o le rive di un corso d’acqua in piena, non sostare in aree soggette ad esondazioni o allagamento anche in ambito urbano, non tentare di arginare la massa d’acqua – spostarsi ai piani superiori, non percorrere un passaggio a guado o sottopassaggio durante e dopo un evento piovoso, allontanarsi dalle spiagge, dalle coste e dai moli, non sostare, non curiosare in aree dove vi è stata una frana o un’alluvione, evitare, al verificarsi di precipitazioni intense, il transito veicolare e pedonale al Villaggio Mosè, San Leone, Fiume Naro, Fiume Ipsas, Fiume Drago”. Fin qui la “predica”, consueta, istituzionale, un atto dovuto ormai da tempo appena le previsioni meteo preannunciano piogge intense.
Predicare bene, razzolare malissimo …

Peccato però che al momento di razzolare il Comune di Agrigento pecca, basta vedere la foto a corredo di questo articolo. Racconta del viale Cannatello, tratta da un post pubblicato da un utente di Facebook, evidenziando le condizioni vergognose in cui versano alcune caditoie a bordo strada. Viale Cannatello si trasforma in un gigantesco fiume, spesso di liquidi fognari, anche a causa della occlusione di queste caditoie. Occlusione che non viene eliminata tempestivamente dagli organi competenti, creando tappi che appesantiscono la già precaria capacità di drenaggio idrico della zona. Cartacce di ogni genere, plastica e altri rifiuti giacciono lì da settimane, spinte dal vento e dalle precedenti inondazioni. Una vergogna. Prima di invitare la gente a stare attenta quando piove molto, il Comune dovrebbe impegnarsi a mantenere pulite le strade “sensibili”, per non parlare della “lapazza” che da diverse settimane circonda un tombino fognario saltato, devastando il manto stradale. Ma su quello le responsabilità sono anche di Aica. Appuntamento dunque a tra qualche ora, per raccontare per l’ennesima volta lo scandalo dell’inondazione di viale Cannatello.

