La Democrazia Cristiana all’ARS: “Un principio di giustizia sociale finalmente affermato”
Il prestito d’onore per gli studenti universitari siciliani diventa realtà. Una misura a lungo invocata e fortemente sostenuta dalla Democrazia Cristiana, approvata dalla Giunta regionale, che punta a garantire il diritto allo studio a migliaia di giovani, eliminando gli ostacoli di natura economica che spesso impediscono l’accesso all’università.
Il provvedimento è rivolto agli studenti iscritti negli Atenei siciliani e sarà operativo grazie al coinvolgimento di IRFIS – Istituto Regionale per il Finanziamento alle Imprese in Sicilia, che gestirà l’erogazione dei fondi attraverso una piattaforma dedicata.
Le caratteristiche del prestito
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Importo massimo: fino a 10.000 euro l’anno.
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Requisito economico: accessibile agli studenti con ISEE inferiore a 20.000 euro.
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Vincolo territoriale: misura destinata esclusivamente a chi si iscrive in un’università siciliana, con l’obiettivo dichiarato di contrastare la fuga dei cervelli.
Le reazioni politiche
Grande soddisfazione è stata espressa dal capogruppo della DC all’ARS, on. Carmelo Pace, che ha ringraziato il presidente Renato Schifani e sottolineato:
“Una legge che come Democrazia Cristiana abbiamo fortemente voluto per garantire il diritto allo studio dei nostri giovani, affermando un principio di uguaglianza e giustizia sociale”.
Per l’on. Ignazio Abbate si tratta di
“una rivoluzione silenziosa, ma profonda: restituisce prospettiva e speranza ai nostri ragazzi e riafferma il principio che il diritto allo studio deve essere effettivo e universale”.
L’on. Carlo Auteri definisce la misura
“una grande opportunità per i nostri ragazzi, per la loro crescita culturale e il loro cammino formativo. Un partito come la Democrazia Cristiana costruisce una politica puntando sui giovani”.
L’on. Salvatore Giuffrida aggiunge che
“il diritto allo studio non può essere condizionato da una situazione economica di partenza svantaggiata. Con questa misura diamo agli studenti un concreto segnale di supporto”.
Infine, per l’on. Rosellina Marchetta il prestito d’onore rappresenta
“una scommessa sul futuro della Sicilia, che punta a investire sui suoi giovani costruendo le condizioni per una crescita culturale e sociale”.
I promotori
Un ringraziamento è stato espresso dalla DC al segretario regionale Stefano Cirillo, alla presidente del partito in Sicilia Laura Abbadessa e all’avv. Marco Traina, indicati come gli autori e ispiratori del testo che oggi trova concreta applicazione.
Una misura che guarda al futuro
Il prestito d’onore segna un passo importante nella costruzione di un sistema che renda davvero effettivo il diritto allo studio in Sicilia. Una misura che, se ben gestita, può non solo sostenere economicamente le famiglie, ma anche rafforzare il legame tra i giovani e il territorio, offrendo loro prospettive di crescita senza dover lasciare l’Isola.

