Proseguono a pieno ritmo nel cuore di Porto Empedocle i lavori di posa della lunga tubatura che condurrà l’acqua dal dissalatore all’interno della centrale Enel al punto di immissione nella condotta generale, posta al confine con Agrigento. Lo scavo è ai piedi della Torre Carlo V, a breve verrà interdetto l’accesso al porto, attraverso il varco principale per consentire l’escavazione del corridoio nel quale infilare la tubatura. Le maestranze impegnate nel cantiere sono molto veloci e si avvalgono anche di un’attenta esperta della Sovrintendenza ai Beni Culturali, impegnata nella verifica di eventuali scoperte archeologiche lungo il tracciato. Scoperte che non sono affatto peregrine da ipotizzare, trattandosi comunque di un’area portuale, a ridosso di un sito di interesse storico come la Torre di Carlo V. Il tutto mentre impazzano le polemiche tra coloro i quali ritengono una sciocchezza (costosa) l’avere concepito il dissalatore dentro la centrale Enel, distante chilometri dal sito ai piedi del Caos, in cui erano stati eretti i vecchi dissalatori, ridotti ormai a una discarica di metallo da decenni. Un’allocazione diversa, certamente più economica, meno impattante sul fronte della viabilità.

Viabilità sconvolta nei prossimi giorni

Nei prossimi giorni transitare dalla parte bassa di Porto Empedocle sarà quasi impossibile, tenuto conto che lo scavo interesserà la centralissima via Empedocle, per poi proseguire lungo la zona che costeggia l’area industriale ex Montedison, andando a culminare a ridosso della stazione ferroviaria, da poco restaurata, in fondo alla via Lincoln. Da ricordare come nei giorni scorsi il Comune abbia speso fiori di migliaia di euro per asfaltare la via Empedocle, prima dell’arrivo della Amerigo Vespucci. Soldi pubblici sostanzialmente sprecati, visto che la stessa strada sarà “tagliata” a breve, per poi essere riasfaltata da chi sta lavorando al dissalatore. Sul fronte delle reazioni si registra “solo” quella della deputata nazionale del movimento 5 stelle Ida Carmina, con tanto di video sul bagnasciuga della Spiaggetta, a ridosso della centrale Enel. Carmina presentò una interrogazione parlamentare allungando pesanti dubbi sull’operazione in corso. Silenzio dal Comune, dal sindaco ai consiglieri comunali, solo qualche empedoclino (Giuseppe Lo Iacono) espone le proprie perplessità sui social, venendo invitato – sempre a mezzo video – dal primo cittadino Calogero Martello a dedicare il proprio tempo alle passeggiate con la propria famiglia. Nessuno osa frapporsi al cospetto di giganti come Enel o Regione Sicilia, altrettanto silenti nel portare avanti una operazione milionaria che, si spera, dovrebbe portare nelle case un pò d’acqua in più rispetto allo scorso anno. Su chi dovrà gestirla – Aica – meglio stendere un velo pietoso, anche alla luce delle vicende giudiziarie in piena evoluzione. 

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