Il Comune di Agrigento si costituisce in giudizio contro gli ASACOM: una battaglia persa in partenza
Nonostante la giurisprudenza consolidata e le numerose sentenze che riconoscono il diritto all’assistenza per gli studenti con disabilità, il Comune di Agrigento ha deciso di costituirsi in giudizio contro due famiglie che hanno presentato ricorso per garantire il servizio ASACOM (Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione) ai propri figli.
Le determinazioni sindacali n. 26 e 27 del 19 febbraio 2025, firmate dal sindaco Francesco Miccichè, autorizzano il Comune a costituirsi nei procedimenti avviati dai genitori di due minori con disabilità, ai quali è stato negato il numero di ore di assistenza previsto dal Piano Educativo Individualizzato (PEI).
Le richieste delle famiglie e l’accusa di discriminazione
I ricorsi presentati dai genitori evidenziano una grave violazione del diritto allo studio e all’inclusione scolastica. In particolare:
- Nel caso R.G. n. 84/2025, i genitori della minore C.M. chiedono l’assegnazione di un assistente per 22 ore settimanali.
- Nel caso R.G. n. 208/2025, la madre della minore C.R. richiede un ASACOM per 25 ore settimanali, sostenendo che il Comune sta attuando una condotta discriminatoria.
Entrambi i ricorsi citano l’articolo 281 decies e undecies del Codice di Procedura Civile, che regolano i procedimenti d’urgenza per la tutela dei diritti fondamentali.
La difesa del Comune: una scelta discutibile
Nonostante sia consapevole dell’alta probabilità di perdere in tribunale, il Comune ha deciso di affidare la difesa all’Avv. Rita Salvago, avvocato interno dell’ente, come confermato nelle determine sindacali. Un’operazione che, sebbene non comporti un aggravio immediato per il bilancio comunale, rappresenta una strategia fallimentare sia dal punto di vista legale che etico.
Le amministrazioni locali, infatti, sono già state ripetutamente condannate in casi simili, con sentenze che impongono loro di garantire i servizi agli studenti con disabilità. Pertanto, questa scelta appare solo un inutile spreco di risorse pubbliche per allungare i tempi e ostacolare i diritti delle famiglie coinvolte.
Una decisione in contrasto con la realtà
La decisione del Comune di opporsi ai ricorsi contraddice il principio di tutela dei diritti dei minori con disabilità e pone un serio interrogativo sulla gestione amministrativa dell’ente. Invece di trovare una soluzione concreta per garantire l’ASACOM agli studenti che ne hanno diritto, l’amministrazione comunale ha scelto di impantanarsi in una battaglia legale che appare già segnata.
Questa vicenda solleva un dubbio più ampio: la giunta guidata da Francesco Miccichè ha davvero a cuore il benessere dei cittadini più fragili? O si tratta dell’ennesima dimostrazione di un’amministrazione distante dalle esigenze reali della comunità?
In attesa dell’esito del processo, resta l’amarezza di vedere un ente pubblico combattere contro i diritti di chi avrebbe solo bisogno di un aiuto per vivere dignitosamente il proprio percorso scolastico.
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Proposta+Determina+Sindacale++2025-12
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