Con una sentenza emessa il 20 dicembre 2024, il TAR di Palermo ha rigettato il ricorso elettorale presentato da alcuni candidati non eletti durante le elezioni amministrative del giugno scorso a Racalmuto, confermando la vittoria dell’avvocato Calogero Bongiorno, eletto Sindaco con 1.923 preferenze.
Il ricorso e le motivazioni dei ricorrenti
Il ricorso, presentato dai candidati non eletti Michelangelo Romano, Eduardo Chiarelli, Angelo Guagliano della lista “Racalmuto riparte” e Luigi Scimè e Giuseppe Di Falco della lista “Racalmuto un paese per tutti,” richiedeva l’annullamento integrale delle operazioni elettorali e della proclamazione degli eletti, sollevando presunti vizi formali e irregolarità durante il voto e lo spoglio.
La difesa del Comune, del Sindaco e del Consigliere Di Vita
A difendere la legittimità del risultato elettorale si sono costituiti in giudizio il Sindaco Calogero Bongiorno, rappresentato dall’Avv. Girolamo Rubino, il Comune di Racalmuto, rappresentato dall’Avv. Giuseppe Impiduglia, e il Consigliere Angelo Di Vita, patrocinato dagli Avv.ti Girolamo Rubino e Rosario De Marco Capizzi.
I difensori hanno sostenuto che:
- Non si erano verificate irregolarità tali da incidere sulla genuinità del voto.
- I vizi formali rilevati nei verbali (cancellature o correzioni) non erano idonei a invalidare le operazioni elettorali.
- La mancata trascrizione dei numeri delle tessere elettorali non comprometteva la tracciabilità delle operazioni, poiché l’identificazione degli elettori era già garantita dai verbali.
La sentenza del TAR
Il TAR-Palermo ha condiviso le argomentazioni dei legali del Comune e del Sindaco, rigettando il ricorso per i seguenti motivi:
- Vizi formali nei verbali: Considerati irrilevanti e non idonei a incidere sulla validità delle elezioni.
- Fessure nelle urne: Nessuna prova concreta di anomalie o manomissioni è stata fornita dai ricorrenti.
- Duplicati di tessere elettorali: Il numero dei duplicati rilasciati era coerente con le precedenti tornate elettorali, senza elementi di irregolarità.
- Mancata trascrizione dei numeri delle tessere elettorali: Ritenuta irrilevante ai fini della validità del voto, essendo sufficiente l’identificazione degli elettori attestata nei verbali.
La condanna alle spese
Oltre a rigettare il ricorso, il TAR ha condannato i ricorrenti Michelangelo Romano, Eduardo Chiarelli, Angelo Guagliano, Luigi Scimè e Giuseppe Di Falco al pagamento delle spese di lite in favore del Comune di Racalmuto, del Sindaco Bongiorno e del Consigliere Di Vita.
Confermato il mandato del Sindaco Bongiorno
Con questa pronuncia, il risultato elettorale viene confermato, sancendo la validità delle elezioni amministrative di giugno 2024. Il Sindaco Calogero Bongiorno, sostenuto dalla sua solida vittoria, potrà continuare il suo mandato, rappresentando la comunità di Racalmuto con piena legittimità.
Questa sentenza rappresenta una chiara riaffermazione della correttezza delle procedure elettorali svolte nel Comune di Racalmuto, ribadendo la fiducia nel processo democratico e istituzionale.