Durante una riunione straordinaria in Prefettura sono state affrontate le problematiche relative alla crisi idrica. Richiesto un incremento della fornitura idrica destinata alle autobotti. Aperta una riflessione sulle abitazioni non censite. Giuseppe Di Rosa (Report Sicilia) solleva il nodo sulla validità della fideiussione legata alla gara per la rete idrica.
Agrigento, 3 luglio 2025 – Report Sicilia
Nel pomeriggio di ieri si è tenuta ad Agrigento una riunione interistituzionale presso la Prefettura per affrontare con urgenza la crisi idrica che da mesi colpisce la città e il suo hinterland. Presenti il Prefetto, rappresentanti del Comune di Agrigento, tecnici di AICA, Sicilia Acque, enti sanitari, forze dell’ordine e autotrasportatori con autobotti.
Il confronto si è concentrato sulla regolazione del servizio autobotti, sull’approvvigionamento delle aree periferiche non regolarizzate urbanisticamente e sulla necessità di trovare soluzioni strutturali e immediate per garantire a tutti l’accesso all’acqua.
Le decisioni e le richieste principali:
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Richiesta a Sicilia Acque di incrementare il flusso idrico: è stata avanzata una formale richiesta di aumento di 16-17 litri al secondo, da destinare esclusivamente al servizio autobotti, così da non ridurre il flusso destinato ai cittadini serviti in rete. Sicilia Acque avrebbe manifestato un’apertura di principio, ma al momento nessuna decisione ufficiale è stata ancora adottata.
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Apertura di nuovi punti di carico per le autobotti: un primo bocchettone è stato già ripristinato, altri verranno attivati per migliorare i tempi di distribuzione e carico.
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Zone non censite: è stata affrontata la delicata questione delle contrade, come Maddalusa, dove molte abitazioni risultano non regolarizzate e quindi non possono essere legalmente rifornite secondo normativa. Tuttavia, il Prefetto e i rappresentanti istituzionali hanno espresso la volontà di individuare un ventaglio di soluzioni alternative, anche straordinarie, per non lasciare senz’acqua queste famiglie.
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Nuovo incontro operativo sabato mattina per valutare tecnicamente le proposte raccolte e individuare quelle più praticabili.
“Siamo al lavoro per dare risposte vere, rispettando la legge ma anche il diritto delle persone a non rimanere senz’acqua,” è stato dichiarato a margine dell’incontro.
La domanda sulla fideiussione
Durante l’intervista, Giuseppe Di Rosa, editore di Report Sicilia, ha posto una domanda tecnica sulla validità della fideiussione presentata dalla ditta aggiudicataria dell’appalto per la nuova rete idrica di Agrigento. Secondo quanto affermato in risposta dal Direttore Generale di AICA Claudio Guarneri, il RUP sarebbe in contatto con l’ufficio legale della società, in attesa di chiarimenti. Se l’attuale garanzia risultasse non conforme (ad esempio, mancante dell’iscrizione all’albo previsto), si procederà a richiedere una nuova fideiussione, evitando però – si auspica – di dover ricorrere alla rescissione contrattuale che bloccherebbe tutto l’iter.
“Rescindere un contratto oggi significa compromettere l’intero progetto. Se la società fornirà in tempi rapidi una nuova fideiussione regolare, si potrà procedere senza interruzioni,” è stato chiarito.
L’emergenza idrica agrigentina resta una questione prioritaria. Le istituzioni sono ora chiamate a dare seguito agli impegni presi, vigilando sull’attuazione delle misure, senza perdere altro tempo prezioso.
Il prossimo appuntamento sarà sabato mattina, per un nuovo tavolo tecnico che dovrà definire i dettagli operativi. Intanto, la voce dei cittadini resta alta: l’acqua non può più essere un lusso.

