Agrigento, 1 luglio 2025 – La crisi idrica in provincia di Agrigento registra un nuovo punto critico: gli autotrasportatori aderenti all’Albo AICA hanno indetto uno sciopero, bloccando di fatto il servizio di rifornimento con autobotti. Al centro della protesta, l’insufficienza dei bocchettoni di carico messi a disposizione nei vari Comuni e i tempi troppo lunghi per riempire i serbatoi, che rendono impossibile soddisfare le richieste dei cittadini.

📣 La protesta: “Siamo al collasso”

I trasportatori, chiamati ogni giorno a fronteggiare la sete dei cittadini nei territori colpiti dagli stacchi idrici – spesso superiori ai 10 giorni – denunciano condizioni operative ormai insostenibili:

  • Pochi bocchettoni disponibili nei Comuni serviti da AICA.

  • Tempi di carico lunghissimi: code di ore per ottenere pochi metri cubi d’acqua.

  • Ritardi e inefficienze che ricadono direttamente su famiglie, strutture sanitarie e attività commerciali.

Di fronte a questa situazione, i trasportatori hanno deciso di incrociare le braccia finché le amministrazioni comunali non provvederanno a installare nuovi bocchettoni e a migliorare la velocità di carico, ritenute misure urgenti e non più rinviabili.

📍 I Comuni coinvolti

Lo sciopero riguarda tutti i Comuni dove AICA gestisce il servizio idrico e dove i trasportatori iscritti all’Albo operano. Alcune amministrazioni locali sono già state formalmente invitate a intervenire, ma in molti casi non si è ancora registrata alcuna risposta operativa.

🔧 Cosa chiedono gli autotrasportatori

Le richieste dei trasportatori sono chiare:

  • Installazione di ulteriori bocchettoni di carico, anche temporanei.

  • Manutenzione e velocizzazione dei bocchettoni esistenti.

  • Turnazione più efficiente per evitare assembramenti e attese.

  • Maggiore coordinamento tra AICA e Comuni per evitare colli di bottiglia.

🗣️ Le reazioni

Mentre i cittadini sono esasperati e costretti a pagare per un servizio che spesso arriva con giorni di ritardo, AICA prende atto dello sciopero, pur ricordando che il servizio di rifornimento con autobotte è regolamentato e può anche essere effettuato direttamente dalla stessa azienda, addebitando solo il costo dell’acqua.

Nel frattempo, i sindaci dei Comuni interessati sono chiamati a rispondere alle richieste dei trasportatori: l’estate è appena iniziata e la tenuta del sistema idrico dipende, in larga parte, proprio da queste forniture straordinarie.

Il blocco degli autotrasportatori rappresenta un campanello d’allarme serio per l’intera provincia di Agrigento. In una stagione già segnata da razionamenti e disservizi, se non si interverrà con urgenza su infrastrutture e logistica, il rischio di collasso del sistema idrico diventa concreto. A farne le spese saranno ancora una volta i cittadini, costretti a vivere senza un bene essenziale come l’acqua.

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