Coordinamento tra Protezione Civile, sindaci e Aica: approvato l’intervento in tempi record, grazie alla manovra di bilancio regionale

Agrigento – Un nuovo passo concreto nella lotta all’emergenza idrica in provincia di Agrigento. Mercoledì 6 agosto, al termine di una riunione tecnica alla quale hanno partecipato il capo della Protezione Civile regionale Salvo Cocina, il sindaco di Santa Margherita Belice Gaspare Viola, la presidente di Aica Danila Nobile, il sindaco di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo e l’ingegnere Greco Lucchina, direttore dell’ATI di Agrigento (in collegamento), è stato raggiunto un accordo che unisce esigenze locali e visione di sistema.


La svolta: utilizzare la sorgente San Nicola

Il nodo principale riguarda la sorgente di San Nicola, che ad oggi era inutilizzata, nonostante la capacità di erogare oltre 6 litri al secondo. L’acqua potrà ora essere messa a disposizione non solo delle comunità di Montevago e Santa Margherita Belice, ma, indirettamente, dell’intero Ambito Idrico di Agrigento, contribuendo a garantire una maggiore sicurezza idrica.

L’intervento prevede:

  • Realizzazione di condotte di adduzione dalla sorgente San Nicola;

  • Costruzione di serbatoi e gruppi di pompaggio;

  • Interconnessione con il sistema già approvato per Montevago.


Cabina di regia e tempi rapidi

Il giorno successivo, giovedì 7 agosto, la Cabina di regia regionale ha espresso parere favorevole all’intervento di Santa Margherita Belice.

Il costo complessivo per i due interventi (San Nicola – Montevago e San Nicola – Santa Margherita) è di 900 mila euro. Le somme saranno reperite grazie alla nuova manovra di bilancio regionale, approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana l’8 agosto.


Un metodo “da protezione civile”

Come ha spiegato Salvo Cocina, si è scelto di agire con un approccio tipico delle emergenze:

  • Progettazione immediata senza attendere l’iter dei finanziamenti ordinari;

  • Approvazione tecnica diretta in Cabina di regia;

  • Creazione di un parco di progetti prioritari per il contrasto all’emergenza idrica.

Grazie a questo metodo, il governo regionale e il Presidente-Commissario hanno inserito l’opera nella manovra approvata, dimostrando rapidità e sensibilità verso il problema.


9 milioni di euro per la protezione civile

La norma approvata assegna, tra le altre misure, 9 milioni di euro per finanziare decine di opere di protezione civile dedicate all’emergenza idrica in Sicilia.
Un intervento che, oltre a risolvere problemi immediati, mira a rendere più sicuro e resiliente l’intero sistema idrico provinciale.

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