Erice – Una lunga battaglia legale si è conclusa positivamente per un giovane originario di Erice, aspirante agente della Polizia di Stato, inizialmente escluso dal concorso per un presunto “deficit della forza muscolare”. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto l’istanza cautelare proposta dal Ministero dell’Interno, confermando quanto già stabilito dal TAR del Lazio.
Tutto ha avuto inizio nel 2023, quando il giovane P.A. è stato giudicato non idoneo per un presunto deficit fisico. Non accettando tale valutazione, l’aspirante poliziotto si è sottoposto volontariamente a un nuovo test presso il presidio ospedaliero “S. Antonio Abate” di Trapani, dimostrando con l’handgrip test che la sua forza muscolare rientrava nei parametri previsti dal bando di concorso.
Difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, il giovane ha quindi presentato ricorso al TAR Lazio, che ha disposto una verificazione tecnica affidata alla Commissione Sanitaria d’Appello dell’Aeronautica Militare. L’esito? Nessun deficit di forza riscontrato. Di conseguenza, nel luglio 2024 il TAR ha accolto l’istanza cautelare, ammettendolo con riserva alle prove successive. Il 20 novembre 2024, la sentenza definitiva annulla il provvedimento di esclusione, riconoscendo la legittimità delle argomentazioni difensive.
Il Ministero dell’Interno ha però tentato il contrattacco, presentando appello al Consiglio di Stato e chiedendo la sospensione della sentenza. Ma anche stavolta, il giovane trapanese ha avuto la meglio. Con ordinanza del 14 marzo 2025, il Consiglio di Stato ha stabilito l’insussistenza del danno paventato dal Ministero, riconoscendo invece la prevalenza dell’interesse del candidato a proseguire il proprio percorso nella Polizia di Stato.
I legali Rubino e Piazza hanno evidenziato che i costi di formazione non rappresentano un danno grave per l’amministrazione, mentre la sospensione avrebbe penalizzato ingiustamente il loro assistito.
Ora il Ministero dovrà eseguire la sentenza e avviare il giovane ai corsi di formazione, restituendo giustizia a chi è stato escluso per una valutazione erronea.
Una storia di determinazione, competenza legale e fiducia nella giustizia amministrativa, che premia il merito e difende i diritti dei cittadini

