Un anno o poco più per mettere in piedi il mostro in cemento armato, mesi di lavori “alla moviola” per completare lo scempio, con pochi operai impegnati nel cantiere. Come se i promotori dell’enorme futuro asilo (!!) avessero avuto una fretta del diavolo per piazzare il “cappello” sul tavolo “e po si vidi”. Per la serie, intanto lo alziamo, poi si vedrà. Del resto, i lavori iniziati sul finire del 2023, ottennero l’autorizzazione della Sovrintendenza (!) nel marzo 2024 e già questo basta a lasciare tutti in uno stato di perplessità perenne. Una straordinaria celerità per completare una gigantesca opera come mai era avvenuto negli ultimi decenni ad Agrigento e, forse, in Italia. Come indicato nell’autorizzazione paesaggistica, il progetto prevede la realizzazione di una scuola materna con annesso polo per l’infanzia, all’interno di quello che era un giardino urbano, inaugurato nel 1971 per contrastare la cementificazione del dopoguerra. L’autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento prevede che il nuovo fabbricato sia mitigato visivamente dal verde, con l’impianto di essenze arboree, arbusti e piante fiorite, oltre alla riqualificazione di muri e facciate con pareti verdi. Tuttavia, ad oggi, nessuna di queste mitigazioni sembra essere stata effettivamente realizzata. Il fabbricato in cemento armato di 859 metri quadrati risulta ancora privo della vegetazione promessa, rendendo il cantiere un pugno nell’occhio in un’area che dovrebbe essere sottoposta a tutela. La Soprintendenza ha imposto diverse condizioni, tra cui la traslazione dell’edificio per ridurre l’impatto visivo e l’adozione di pannelli solari non riflettenti e cromaticamente integrati nel contesto. Inoltre, il progetto includeva la promessa di una riqualificazione completa della Villa del Sole, comprendente anche un adeguato impianto di illuminazione e arredi urbani.
Com’è…. com’era!
Tuttavia, a distanza di mesi dall’inizio dei lavori, queste misure sembrano rimanere solo sulla carta. Tutto pare essersi fermato. La domanda è lecito porsela: Perché? Perchè non completano l’opera? Sono finiti i soldi? Si attende qualche altra autorizzazione? L’attenzione mediatica sollevata – soprattutto da Report Sicilia e Giuseppe Di Rosa – ha consigliato il Comune e le imprese impegnate a rallentare la corsa? La Procura della Repubblica può avere svolto qualche attività, dopo i numerosi esposti? Il dato certo è che alla celerità straordinaria per la tempistica agrigentina, sta facendo seguito uno strano stop. I più critici e legittimi “contestatori”, si chiedono se – nel caso emergessero illeciti a seguito di eventuali attività della magistratura – altrettanta celerità ci sarà nel demolire tutto, ripristinare i luoghi, tutto a spese di chi ha creato e autorizzato tutto ciò. Altrimenti, i piccoli agrigentini dei prossimi decenni avranno modo di frequentare una struttura che avrebbe potuto essere realizzata in altro spazio della città, meno soggetto a vincoli e da valorizzare diversamente dall’ormai ex Villa del Sole.