Il fiume Palma diventa bianco: nuovo allarme inquinamento segnalato da Mareamico
Il fiume Palma, uno dei principali corsi d’acqua della provincia di Agrigento, è nuovamente al centro di una grave emergenza ambientale. In questi giorni, il fiume ha cambiato colore, diventando completamente bianco in più tratti, suscitando allarme e preoccupazione tra cittadini e ambientalisti.
La denuncia arriva dall’associazione Mareamico, che da anni monitora lo stato di salute delle acque della provincia.
Un fiume sotto attacco
Il fiume Palma è da tempo soggetto a forme continue di inquinamento che ne compromettono seriamente la salubrità:
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In autunno, durante la stagione della raccolta delle olive, i frantoi scaricano le acque di vegetazione – sottoprodotto della molitura – direttamente nel corso d’acqua.
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Quotidianamente, il depuratore di Palma di Montechiaro, ormai da tempo mal funzionante, rilascia nel fiume enormi quantità di coliformi fecali ed enterococchi, contaminando non solo le acque dolci, ma anche quelle marine.
A questi problemi cronici si aggiunge ora un misterioso fenomeno: l’acqua del fiume ha assunto una colorazione bianca anomala, segno evidente di una nuova forma di inquinamento che potrebbe avere ripercussioni dirette anche sul mare antistante, già messo a dura prova.
La richiesta di intervento
Mareamico ha prontamente chiesto l’intervento di:
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Carabinieri,
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ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente),
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ASP (Azienda Sanitaria Provinciale),
per accertare le cause di questo mutamento visivo e valutare i potenziali danni alla salute pubblica e all’ambiente marino.
Una situazione che non può più essere ignorata
L’associazione sottolinea come l’inquinamento sistematico del fiume Palma sia ormai intollerabile e rappresenti un fallimento delle politiche ambientali locali. Non si tratta più di episodi isolati, ma di un disastro ecologico continuo e sottovalutato.
Agricoltura irresponsabile, infrastrutture fatiscenti e assenza di controlli stringenti stanno trasformando un bene naturale in una discarica liquida, con effetti devastanti sulla flora, la fauna e la balneabilità del mare.
L’appello di Mareamico
“Il fiume non può continuare a essere la fogna della provincia – afferma Mareamico – serve un intervento immediato, efficace e trasparente. È necessario identificare i responsabili e adottare misure strutturali affinché simili episodi non si ripetano mai più.”
Report Sicilia continuerà a seguire l’evolversi della vicenda, auspicando che le autorità competenti rispondano con tempestività e serietà all’appello lanciato da Mareamico e da tutti i cittadini che chiedono il rispetto dell’ambiente e della legalità.