Agrigento 2025: opacità, silenzi e affidamenti senza trasparenza.

Mani Libere denuncia: “Violate le regole sulla pubblicazione degli atti”

AGRIGENTO – Nuova bufera sulla Fondazione Agrigento 2025. Il Movimento Civico Mani Libere, attraverso una formale istanza di accesso civico, ha chiesto alla Fondazione la pubblicazione di tutti gli atti amministrativi relativi agli affidamenti e alla gestione dei fondi pubblici, in particolare quelli legati ai progetti SPHAIROS (CUP D44H25000170001 – CIG B68D249BEA) e S.P.O.N.D.E..

Secondo quanto previsto dall’art. 22 del D.Lgs. 33/2013, le fondazioni strumentali in controllo pubblico – come Agrigento 2025 – sono tenute alla pubblicazione integrale dei bilanci, dei contratti, dei soggetti beneficiari e degli atti finanziari. Obblighi confermati anche dalle Linee Guida ANAC.

Ma finora tutto tace.
Nessuna pubblicazione. Nessuna risposta all’istanza nei termini previsti dalla legge.

«Non contestiamo i progetti, ma la totale assenza di trasparenza – afferma il coordinatore di Mani Libere, Manlio Ottaviano –. Gli affidamenti sono avvenuti in modo diretto, senza bando e talvolta a soggetti privi di partita IVA o iscrizione al RUNTS. Se cultura deve essere, che sia cultura della legalità».

Le ombre sugli affidamenti diretti

Tra i documenti richiesti e ancora non resi pubblici:

  • contratti e determine di affidamento;

  • bilanci dei progetti;

  • relazioni sui costi;

  • piani di lavoro e capitolati tecnici;

  • documentazione relativa alla rendicontazione;

  • prove dell’abilitazione giuridica dei beneficiari.

La mancata pubblicazione, ricorda il Movimento, comporta il blocco delle erogazioni future e l’attivazione di possibili responsabilità civili, contabili e amministrative per i soggetti incaricati della trasparenza. Lo stabilisce l’ANAC.

Se entro 30 giorni la Fondazione non pubblicherà tutto quanto dovuto, Mani Libere si dice pronto a trasmettere formale segnalazione all’Autorità Anticorruzione e ad altri organi competenti.

La cultura come occasione sprecata?

Agrigento 2025 doveva rappresentare un riscatto culturale e civile. Ma il rischio – conclude il Movimento – è che si trasformi nell’ennesimo caso di cultura gestita senza regole, in modo autoreferenziale e opaco. Mani Libere promette battaglia, affinché i fondi pubblici siano amministrati secondo Costituzione e buon senso.

“Chi tace ora, è complice. Noi continueremo a vigilare”.

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