La cronaca di un rogo annunciato: auto carbonizzate, paura tra i residenti, vigili del fuoco in prima linea

Fontanelle, frazione densamente popolata di Agrigento, oggi si è svegliata nel caos. Un vasto incendio ha devastato l’area per diverse ore, lambendo abitazioni, coinvolgendo mezzi privati, sterpaglie e perfino una discarica sotto sequestro giudiziario, al centro di un’inchiesta che aveva già portato al rinvio a giudizio di diversi soggetti.

Le fiamme, alimentate da un forte vento, si sono sviluppate in almeno quattro distinti focolai, creando un fronte di fuoco ampio e imprevedibile. L’area interessata comprende via Alessio di Giovanni, dove alcune autovetture in sosta all’interno di una cooperativa sono andate completamente distrutte, mentre il vicino parco giochi per bambini è stato completamente invaso da fumo e cenere.

Il fuoco ha raggiunto anche la discarica sequestrata di cui Report Sicilia si era già occupato in passato. Nonostante fosse sotto sigilli, l’area era rimasta priva di vigilanza e bonifica, trasformandosi in un pericoloso innesco ambientale, ora definitivamente bruciato tra colonne di fumo nero e plastica fusa.

 Le immagini che pubblichiamo mostrano la violenza e la devastazione lasciata dietro di sé da questo inferno improvviso.

Le case ai margini del ponte sono state minacciate dalle fiamme, costringendo alcuni cittadini ad abbandonare le abitazioni. Fortunatamente non si registrano feriti, ma la paura tra i residenti è stata altissima.

La Protezione Civile, contattata da alcuni residenti, è intervenuta a supporto delle operazioni. Restano tuttavia forti dubbi sulla gestione della prevenzione incendi nel quartiere: nessuna bonifica preventiva, nessun controllo delle aree sequestrate e totale assenza del Comune in fase di monitoraggio del rischio.

“Un rogo devastante, un quartiere a rischio evacuazione, e una discarica sotto sequestro che arde indisturbata. Di chi è la responsabilità?” – si chiede Giuseppe Di Rosa, editore di Report Sicilia.

A fronte di un’estate segnata da emergenze climatiche e incendi in tutta la Sicilia, questo episodio a Fontanelle rilancia con forza la necessità di un Piano comunale antincendio realmente operativo, con mappature, bonifiche periodiche e monitoraggio attivo delle aree a rischio.

Intanto resta la conta dei danni: interi appezzamenti bruciati, veicoli ridotti a carcasse e un intero quartiere che ha respirato per ore fumo e plastica bruciata. E mentre si cercano i responsabili, i cittadini chiedono: chi doveva prevenire tutto questo?

Autore